l'Islam oscura le tv

l'Islam oscura le tvl'Islam oscura le tv «Le antenne paraboliche diffondono il peccato» ABU DHABI. L'uso delle antenne paraboliche satellitari viola i principi dell'Islam. Lo ha stabilito il maggiore studioso saudita dell'Islam, lo sceicco Abdel-Aziz Ibn Baz, in un documento al quale la stampa araba già dato un ampio risalto. Una voce dunque autorevolissima e qualificata: Ibn Baz è infatti il responsabile della «presidenza per la ricerca scientifica, la propaganda ed il controllo della legge islamica» (Sharia), che è la massima autorità religiosa saudita. Nel documento diffuso dai giornali lo sceicco ha affermato che questo tipo di antenne televi- sive «portano nel paese ogni genere di peccato e di corruzione ed è dovere di ogni musulmano, uomo o donna, fare attenzione a questi pericoli». Quindi l'implicito ordine: basta con le antenne paraboliche, no alla loro «peccaminosa» diffusione. L'alto religioso ha inoltre sottolineato che alcune trasmissioni televisive che si ricevono con questo genere di antenne «mostrano immagini di donne e di feste dove si bevono liquori». Nella società saudita le donne in pubblico debbono portare il velo e l'uso degli alcolici è strettamente proibito. Le antenne a disco sono divenute molto popolari in Arabia Saudita dall'inizio della guerra del Golfo, quando numerose famiglie le installarono sui tetti delle proprie abitazioni per poter seguire con maggiori particolari le notizie riguardanti il conflitto. Lo sceicco Ibn Baz ha chiesto infine che la fabbricazione, la vendita e l'acquisto delle antenne paraboliche vengano banditi in tutto il Paese, probabilmente per evitare che qualcuno cada in tentazione. (Ansa]

Persone citate: Ibn Baz

Luoghi citati: Abu, Arabia Saudita