Somalia in tv e passano i nostri bubù di Oreste Del Buono

Somalia in tv e passano i nostri bubù RISPONDE O.d.B. Somalia in tv e passano i nostri bubù Egregio Dei Buono, la tv ha portato sulle nostre tavole (sempre «decentemente» imbandite) vacanziere immagini da Jugoslavia e Somalia di gente che muore di guerra e di fame alle soglie del 2000. Noi, impegnati tra ticket, pensioni, aumenti di benzina e tasse sulla casa, vediamo dal vivo gente che questi problemi non li ha. Possibile che, abbattuto il muro e crollati i miti del tutti eguali, non si riesca a inviare forze contro dittatori e aguzzini che addirittura impediscono la distribuzione degli aiuti? Dobbiamo sempre cercare «cosa c'è sotto»?... Gianni Felisio, Torino GENTILE signor Felisio, la ringrazio molto per la sua lettera. Purtroppo, le cose vanno sempre peggio. La tv ha ormai delle rubriche fisse di disastri di guerre e anche altre rubriche fisse di dibattiti tra personaggi importanti che discutono su come fare, anzi non fare, armiamoci e partite. Ma, purtroppo, c'è sempre meno gente che afferra la vergognosa irresponsabilità del continuo rinvio di un intervento in attesa che sia troppo tardi. Intanto, in tutta Europa, Germania riunificata o Francia inquieta, o Polonia convulsa, si moltiplicano i focolai di insofferenza e di tensione, di violenza e di orrore. E non possiamo neppure dimenticare che, per quel che ci riguarda, abbiamo le nostre regioni a rischio pre- Somale pasi nostri a in tv sano ri bubù sidiate dall'esercito italiano. Lei, in un certo senso, è un'eccezione, gentile signor Felisio, e mi congratulo. Che sia fuor dalle regole me Io conferma una frase che lei inserisce come una parentesi nel suo discorso sull'impressione provocata dalle immagini trasmesse in tv: «E' come entrare in un ospedale per visitare un amico; quando esci non hai più il mal di schiena né altri bubù». Non è una reazione abituale, lo sa? La reazione abituale è quella di sentirsi tutti i sintomi della malattia dell'amico e di preoccuparsi per sé, non glielo dico per cinismo, ma per conoscenza. Le immagini trasmesse in tv finiscono addirittura per ottundere l'attenzione. Spero sempre di sbagliarmi, naturalmente, ma, se non ci fosse il volontariato a favore dei poveri vecchi e nuovi, indigeni e profughi, sprofonderemmo proprio nella più turpe notte dei tempi, in questo nostro Paese così vicino, così legato, per un motivo o per l'altro, alla Jugoslavia e alla Somalia. Non possiamo dimenticare Jugoslavia e Somalia come ormai abbiamo dimenticato l'Albania. Oreste del Buono

Persone citate: Felisio, Gianni Felisio, Somale