Il mistero della cassaforte

Il mistero della cassaforte Il mistero della cassaforte Gli assassini dell'ex premier cercavano documenti segreti VARSAVIA. Cercavano documenti riservati, forse legati a un possibile ricatto, gli assassini dell'ex premier comunista polacco Piotr Jaroszewicz, 82 anni, e di sua moglie. L'ipotesi, ultimo episodio di una vera e propria «stagione dei veleni» a Varsavia, è apparsa ieri su numerosi quotidiani polacchi, suffragata dal ritrovamento di una cassaforte aperta e vuota nella elegante casa suburbana delle due vittime. Ed è forse proprio per questa ragione che il presidente polacco Lech Walesa ha chiesto di essere informato degli sviluppi dell'indagine. A nulla è servita la smentita di Edward Gierek, l'ex segretario del pc polacco che negli anni '70 aveva Jaroszewicz fra i suoi più stretti collaboratori. La sua dichiarazione a «Rzeczpospolita» sulla inesistenza di documenti scottanti a casa Jaroszewicz non ha convinto pienamente. L'ex premier sembrava conoscere gli assassini (erano almeno due), anche se non aspettava la loro visita. L'uomo era in pigiama e impugnava una pistola, ma deve aver aperto la porta ai suoi aggressori perché non vi sono tracce di effrazione. A escludere la rapina, poi, c'è il fatto che in casa sono stati trovati dei gioielli. [AdnKronos]

Persone citate: Edward Gierek, Lech Walesa

Luoghi citati: Varsavia