La festa dello sport conquista Torino

La festa dello sport conquista Torino Arrivano i grandi arieti di ieri e oggi La festa dello sport conquista Torino Al Regio la vernice del meeting Medaglie in Comune, poi via allegare Gli ottant'anni della Iaaf, International Amateur Athletic Federation, la federazione mondiale dello sport massimo, vengono oggi e domani celebrati a Torino, città del presidente Primo Nebiolo, in maniera solenne e intanto calda, coinvolgendo il Teatro Regio e, si capisce, lo stadio delle Alpi, ma anche i Giardini Reali e la Sala Rossa del Municipio. Il pronostico facile dice di una festa bella e grande, presente Samaranch presidente del Ciò, invitati gli atleti più celebri di ogni epoca. L'elenco registra alcune assenze ma annuncia fra gli altri, andando avanti e indietro nel tempo, Christie e Young, Fosbury e Dillard, Moses e Quarrie, Schmid e Damilano, Borzov e Juantorena, Ter Ovanesian e Cova, Zatopek e Bordin, Andrei e Panetta, Blankers Koen e Szewinska, Henkel e Joyner-Kersee, Ottey e Pigni, Kazankina e Devers, Dòrio e Bubka, Drechsler e Boit... E si aspettano anche Beamon e la Rudolph. Nebiolo ha anche invitato/convocato i 202 (cifra record) presidenti della federazioni che compongono la Iaaf: e almeno centocinquanta dovreb- bero essere a Torino. Oggi alle 17 tutti al Regio, discorsi (brevi, una promessa), filmato strappalacrime, sfilata di campioni, musiche della banda dei carabinieri. In serata grande banchetto, per settecento, sotto le tende della «Persepoli» creata nei Giardini Reali. Domani mattina al Comune, ore 12,30, consegna della massima onorificenza della Iaaf, la medaglia al merito sportivo, a Samaranch, ad Alberto di Monaco membro del Ciò, al sindaco di Torino Cattaneo, all'assessore allo Sport della Regione Piemonte Cantore, a Cari Lewis per tutti gli atleti. Pagano la Mobil, che sponsorizza il Grand Prix, la Regione e il Comune: ma sta tutto nel budget di una manifestazione sportiva, quella allo stadio delle Alpi, seconda soltanto ai Giochi di Barcellona. [g. p.o.] Le stelle dell'atletica Dick Fosbury (sopra) e Sergei Bubka

Luoghi citati: Barcellona, Piemonte, Torino