Nove su dieci: rimarrà di Flavia Amabile

Nove su dieci: rimarrà Nove su dieci: rimarrà Sondaggio fra i duecento delegati «E non sarà un leader dimezzato» ARICCIA DAL NOSTRO INVIATO Bruno Trentin credeva di essere stato chiaro ieri al direttivo. Pensava potesse bastare una frase in tono secco per far capire ai membri del direttivo che non aveva intenzione di ritirare le dimissioni dalla guida della Confederazione. Invece, nessuno gli ha creduto. «Rimane, rimane», è stata la risposta che La Stampa ha ricevuto dal 90 per cento dei membri del direttivo consultati. Almeno su questo, insomma, e probabilmente solo su questo, all'interno della maggiore organizzazione sindacale italiana non esistono divisioni di corrente: le spaccature, infatti, riappaiono già se si cerca di andare più a fondo e di capire per quanto tempo rimarrà segretario. Comunque sia, la Cgil è convinta di potersi risvegliare tra due giorni ancora con 10 stesso segretario generale. «Non esistono alternative». «E' lui l'unico a conoscere bene la Cgil in questo momento», è il coro.che ha fatto seguito alla sua relazione, un coro che tradisce, però, tutta' la paura per quello che potrebbe acd d'I che potrebbe accadere a corso d'Italia se, invece, Trentin decidesse di non ritirare le dimissioni. L'altro 10 per cento ha espresso qualche dubbio: «Non è chiaro che cosa accadrà»; «Bisogna vedere come si svilupperà il dibattito di questi giorni». Più che sulla base di certezze, le perplessità sembravano dettate dalla confusione del momento. E' questo il risultato del sondaggio condotto ieri tra i 218 membri effettivi del direttivo della Cgil che si sono riuniti ad Ariccia e che oggi metteranno ai voti le dimissioni di Trentin e la firma posta all'accordo sul costo del lavoro di fine luglio. Il 10 per cento di loro, suddivisi secondo 11 peso delle correnti, è stato interpellato da La Stampa. Sarà un Trentin dimezzato, con minori poteri, quello che guiderà la Cgil nei prossimi me¬ si?, è stata la seconda domanda del sondaggio. Anche in questo caso, a stragrande maggioranza la risposta dei membri del direttivo è «no». Trentin, sostiene l'éO per cento degli interpellati, ha posto nel suo discorso le condizioni per rimanere, ma alle sue condizioni, nella Cgil che lui vuole. Qualche dubbio solo all'interno di «Essere sindacato», l'ala estrema capeggiata da Fausto Bertinotti, e fra gli occhettiani. «Ormai abbiamo consegnato la Cgil nelle mani dei socialisti», è l'opinione espressa da questo 20 per cento e c'è chi si spinge fino a sostenere che «quando Trentin ritirerà le dimissioni, di fatto verrà nominato segretario generale Del Turco e aggiunto Trentin». Si tratta di un primo segnale di divisione tra le correnti che si manifesta anche quando si azzarda una domanda sui tempi, su quanto Trentin rimarrà alla guida della Cgil. La maggioranza, il 60 per cento, è convinta che rimarrà fino al prossimo congresso, quando all'interno del più grande sindacato italiano arriverà l'ora della resa dei conti. Dal prossimo congresso, sostengono gli intervistati, è molto probabile che si arrivi ad una nuova maggioranza e, quindi, tutto potrebbe essere rimesso in gioco. Ma il 30 per cento, soprat tutto occhettiani, bassoliniani e qualche migliorista, si mostrano meno ottimisti. «Non arriva al prossimo congresso, cadrà pri ma», affermano. Solo il 10 per cento manifesta fiducia indi scussa nel segretario. Hanno partecipato al sondaggio: occhettiani: (7) Sabattini, Airoldi, Benzi, Garibaldo, Campagnoli, Nerozzi, Mazzoni; socialisti (6): Del Turco, Vigevani, Zinna, Epi fani, Tocco, Samorè; operaisti: (4) Bertinotti, Cremaschi, Rinal di, Bonadonna; miglioristi: (3) Cofferati, Patriarca, Satriale; bassoliniani: (1) Minghini. Flavia Amabile Angelo Airoldi

Luoghi citati: Ariccia, Italia