Ma Diego non vuole il Palmeiras

Ma Diego non vuole il Palmeiras TELENOVELA La società brasiliana, in mano alla Parmalat, ha offerto per Maradona sei miliardi e mezzo: il Napoli ci sta Ma Diego non vuole il Palmeiras «O vado dove voglio oppure smetto di giocare» NAPOLI. Non sarà questo il finale che Diego Maradona sognava. Ma ora il campione argentino non ha più vie d'uscita: o accetterà la nuova destinazione o sarà costretto a lasciare il calcio. Il Palmeiras è vicinissimo al suo acquisto: sei miliardi e mezzo, questa l'offerta presentata ufficialmente al Napoli con un fax inviato alla sede di piazza dei Martiri sabato mattina. Una cifra mai spesa in Brasile per acquistare un calciatore. Il presidente del Palmeiras, Carlos Facchina Nunez, è ottimista: «Consideriamo l'acquisto di Diego Maradona concluso al 50 per cento. Abbiamo ricevuto l'ok della Parmalat (proprietaria della società n.d.r.) venerdì sera e sabato abbiamo avanzato la nostra proposta al Napoli. Ora aspettiamo una risposta». Ma Carlo Facchina Nunez evidentemente, non ha fatto i conti con l'orgoglio del campione argentino. 11 contatto tra Palmei¬ ras e Napoli è stato preceduto da una telefonata tra Ferlaino e Callisto Tanzi, presidente della Parmalat. Ufficialmente, il Napoli considera ancora una volta incedibile il giocatore: «Maradona non si vende», ma il no del club partenopeo, stavolta, non è così deciso, perentorio, come quello che sarà pronunciato a José Alvarez e Rosendo Cabezas, i due dirigenti del Siviglia che oggi saranno ricevuti da Corrado Ferlaino nella sede di piazza dei Martiri. Così chiaro il rifiuto del Napoli alla proposta del Siviglia, così possibilista la società azzurra sull'apertura di una trattativa col Palmeiras. Ed è la prima volta in otto anni che Ferlaino sta prendendo seriamente in considerazione l'ipotesi di cedere Maradona. Emergono altri particolari sulla complessa operazione: Diego giocherebbe nel Palmeiras sino all'ottobre del '93, poi si trasferirebbe al Boca Junior. Le « indiscrezioni sono state confermate dallo stesso presidente del Palmeiras Carlos Facchina Nunez. Una cessione abbastanza vantaggiosa per il Napoli: non solo Ferlaino incasserebbe tanto denaro ma «costringerebbe» Mara¬ dona a giocare lontano dall'Europa con il pieno consenso della Fifa. Blatter, infatti, non aveva spiegato domenica sera a Matarrese che l'unico interesse della Fifa era che Maradona tornasse a giocare? La soluzione sudamericana, insomma, sarebbe gradi- tissima anche ai padroni del calcio mondiale. Ma in questa vicenda bisogna fare i conti con Maradona. Diego ha orgoglio da vendere anche se con le spalle al muro. La Fifa l'ha scaricato, l'unico che continua ad appoggiarlo apertamente è il vicepresidente del massimo organismo mondiale e gran capo del calcio argentino, Julio Grondona. Maradona, però, è intransigente, del Palmeiras proprio non vuol saperne. I cauti sondaggi compiuti dalla Parmalat una settimana fa si sono rivelati un fallimento. Diego proprio non gradisce il Palmeiras: «E' tutta una manovra pubblicitaria - ha dichiarato il campione argentino -. Anche loro ne approfittano così come hanno fatto tanti altri in passato». Nemmeno l'idea di indossare la maglia del Boca lo stuzzica più di tanto. E allora, la telenpvela come si concluderà? Piero Delle Cave Dopo il Siviglia, per Dieguito s'è fatto avanti il Palmeiras. Maradona vi giocherebbe solo un anno poi tornerebbe in Argentina, al Boca Junior

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