E la giuria parte senza il presidente

E la giuria parte senza il presidente E la giuria parte senza il presidente Bogdanovich lascia, ora si spera nell'americano Ritchie VENEZIA. La Mostra del Cinema '92 si inaugura alle 20 con la presentazione della giuria internazionale rimasta però incompleta dopo l'imprevisto forfait del regista americano Peter Bogdanovich, che si spera di sostituire con il collega Michael Ritchie, quello de «Il candidato» con Redford. Esaurite le formalità di rito, il ministro dello Spettacolo, Margherita Boniver, dichiarerà aperta In 49a Mostra di Venezia e alle 21 si comincerà con il primo film in concorso, l'americano «Raising Cain» di Brian De Palma, che nelle sale uscirà a ottobre con il titolo «Doppia personalità». Seguirà alle 23,30, per la sezione Notti veneziane, il film giapponese «Minbo' no orma» (Una donna contro il racket delle estorsioni) di Juzo Itami. Al Palazzo del Cinema, prima dell'inaugurazione ufficiale, verrà presentato per la retrospettiva del 1932, «Dr. Jekyll and Mr. Hyde» di Rouben Ma- moulian, nella versione originale mai vista prima in Italia, neppure sessant'anni fa quando il film venne proposto sulla terrazza a mare dell'Excelsior nell'ambito della prima mostra. Allora «Dr. Jekyll and Mr. Hyde» aveva subito due tagli: il primo di 15 minuti dalla censura americana e il secondo da quella italiana molto severa. Sottotitolato in italiano, il film viene anche trasmesso stanotte all'una su Raitre. In assenza dei divi qui al Lido se ne assumono gli atteggiamenti. Brian De Palma si è presentato ieri con più di due ore di ritardo all'appuntamento con gli inviati tv. «L'idea di fare un film sulla doppia personalità - ha detto il regista - non mi è venuta dal "Dr. Jekyll and Mr. Hyde" ma dalla conoscenza di un personaggio che era imo psicologo infantile, il quale abbandonò la professione per allevare il figlio. In questa realtà esplose in lui l'ossessione di osservare il pro¬ prio figlio con l'occhio professionale. E mi sono chiesto cosa sarebbe accaduto se questo psicologo avesse voluto esplorare alcuni traumi infantili del bambino per vedere come si sarebbero evoluti durante la vita. Questa è la mia lettura della duplice personalità che è alla base di "Raising Cain"». La vigilia dell'inaugurazione è stata caratterizzata qui al Lido dalla conferenza stampa del presidente della Biennale, Paolo Portoghesi, e del curatore della Mostra, Gillo Pontecorvo. Per molti aspiranti alla successione di Pontecorvo, presenti alla conferenza stampa di ieri, c'è stato un momento di disappunto quando il presidente ha auspicato che il mandato attribuito per un anno al regista de "La battaglia di Algeri" possa venire prorogato anche per il '93. «Non volevo fare impallidire nessuno - ci ha precisato successivamente Portoghesi - ma solo dire che la volontà di Pontecorvo di cambiare la Mostra per ragioni di tempo non si è concretizzata del tutto per cui credo che anche lui sia rimasto con la voglia di avere una seconda occasione, condizionata ad alcune garanzie. Naturalmente mi auguro che sia rinnovato al più presto il Consiglio direttivo della Biennale. Francamente, dopo 10 anni di presidenza, mi sento demotivato: sono in regime di prorogatio con una legittimazione minore di chi, viceversa, arrivasse in un clima nuovo potendo affrontare con maggiore speranza di successo i cambiamenti necessari». E quali sono le sue aspirazioni future? Sono soddisfatto di essere riuscito a difendere l'autonomia della Mostra, ora desidero solo fare l'architetto. Tra l'altro con l'attuale statuto della Biennale non posso più essere rieletto. Il ministero dello Spettacolo non aveva concesso il contributo straordinario per la Mostra '92 a condizione che si creasse un gemellaggio con il mercato del Cinema di Milano, il Mifed per intenderci? Era un'idea del ministro Tognoli e con la sua uscita di scena il problema è stato accantonato. Pontecorvo non ha avuto il tempo di affrontare la questione per cui il discorso potrà essere ripreso con la Mostra 93. Incombe di nuovo sulla Mostra l'incubo del cambiamento di data del Festival di Cannes da maggio a settembre. Lei che ne pensa? Non è importante la data, importante sarebbe che ci fosse un Coordinamento internazionale per un accordo senza vincitori né vinti. Un Coordinamento si deve creare, la concorrenza a Venezia di Deauville e di Montreal è ingiustificata. Ernesto Baldo

Luoghi citati: Algeri, Cannes, Deauville, Italia, Milano, Pontecorvo, Venezia