TRA PIZZO E TANGENTE L'ITALIANA A RUBA
TRA PIZZO E TANGENTE L'ITALIANA A RUBA TRA PIZZO E TANGENTE L'ITALIANA A RUBA PERCHE' è così diffusa l'idea che «tutti rubano»? Ci sono due risposte possibili. Che effettivamente tutti rubano (tutti: ovvero la maggioranza degli amministratori pubblici). Che effettivamente tutti rubiamo (tutti: ovvero la maggioranza dei cittadini). E' probabile che entrambe le affermazioni siano statisticamente inesatte, ma la combinazione di esse fornisce una plausibile interpretazione del sistema della corruzione nella sua estesa - forse illimitata - pervasività sociale. In effetti, i rapporti tra i cittadini e l'amministrazione pubblica sembrano dominati da quel dispositivo che, sul piano penale, è il millantato credito. Ovvero, come spiega il vocabolario, il fatto di vantare una influenza inesistente (o esagerare quella che si ha) presso un pubblico servizio, per ottenere vantaggi e promettere ricompense. Tale sistema è ben più diffuso della corruzione vera e propria, ma questa viene nutrita e incentivata da quello. Tecnici e consiglieri circoscrizionali, segretari comunali e vigili urbani, impiegati del catasto e capi-ripartizione, presidenti di commissioni e uscieri, assessori e bidelli: tutti alludono, davvero ininterrottamente, alla disponibilità di un potere. Un potere grande o minuto (gestito in proprio o, più spesso, per conto di altri) che consente di accelerare o ritardare una"'pratica, ispezionare o ignorare un cantiere, concedere o rifiutare una licenza, occultare o evidenziare una carta. Benefici differenziati che risultano appetibili a seconda dei diversi individui coinvolti. E' questo che crea le condizioni più favorevoli alla diffusione dell'illecito: piccolo, medio, grande. E, all'interno di questa tripartizione, ancora una infinità di variabili: fino al quasi-illecito, al favore che non comporta l'illegalità, ma sicuramente il privilegio (mediocre, se non infimo) scambiato con altri privilegi (altrettanto mediocri o altrettanto infimi). Le relazioni tra questa corruzione ordinaria e il sistema delle tangenti, fondato sul rapporto tra partiti e imprenditori, sono più fitte di quanto si creda. E il ritardo con cui esplode lo scandalo milanese si deve anche al fatto che lo scambio illecito (o, comunque, irregolare) è diventato comportamento fisiologico. Se è vero, dunque, che il cittadino «imita» il politico corrotto, è vero anche che da quella corruzione politica il cittadino si sente protetto e «legittimato». I meccanismi di queste due forme di illegalità (quella «alta», del sistema politico, e quella «bassa», del cittadino comune) vengono analizzati in due libri importanti e tempestivi: Franco Cazzola, L'Italia del pizzo. Fenomenologia della tangente quotidiana (Einaudi, pp. 183, L. 16.000); e Donatella Della Porta, Lo scambio occulto. Casi di corruzione politica in Italia, con introduzione di Alessandro Pizzorno (il Mulino, pp. 358, L. 38.000). Ciò che lega i due libri è la possibilità di leggerli come radiografie di due sistemi di corruzione che vicendevolmente si alimentano. La Della Porta analizza tre casi: quello che prende nome da Alberto Teardo e che ha per teatro Savona (partiti coinvolti: psi + pc e pei); quello della Usi 35 di Catania (de epri); e quello relativo all'acquisizione irregolare di immobili privati da parte del comune di Firenze (psi). Come può definirsi, sulla scorta di questa indagine, la corruzione politica? Secondo l'autrice è «la transazione in cui si scambia denaro in cambio di influenza sulle decisioni di governo»; e bene vengono descritti nel libro i meccanismi amministrativi che rendono quella «transazione» non solo possibile ma singolarmente agevole. Ma quello «scambio occulto», che vede coinvolti leader di partito e amministratori pubblici, non si attua all'interno di una sfera politica separata e impermeabile: si realizza bensì dentro un sistema di rapporti illeciti che attraversa l'intera società e che configura una sorta di «corruzione degli onesti» e dei «padri di famiglia». Di un «padre di famiglia», aggredito dall'ostilità dei pubblici servizi, Cazzola segue il quotidiano misurarsi con la richiesta del «pizzo». Un prospetto conclusivo illustra un (parziale) elenco dei beni per cui quotidianamente qualcuno (qualcuno di noi) paga un illecito corrispettivo: dal mantenimento della tomba all'esame universitario, dalla licenza di pesca alla mancata demolizione della casa. Chi scrive non trova nell'illegalità diffusa un'attenuante pei la corruzione politica; e nemmeno pensa che «i cittadini hanno i governanti che si meritano»; ritiene, al contrario, che la maggiore autorità esiga, in caso di colpa, una più forte sanzione morale. E, tuttavia, la descrizione di questo enorme mercato in cui per ottenere eie che ci spetta è necessario scambiare (denaro, sesso, doni in natura, prestazioni, riconoscenza protezione...) lascia senza fiato E ci riporta alla sensazione - tristissima - da cui siamo partiti ma allora è proprio vero?! E' vero che tutti rubano? E' vero cht tutti rubiamo? ' Luigi Manconi // ''indice Antonio Di Pietro
Persone citate: Alberto Teardo, Alessandro Pizzorno, Antonio Di, Casi, Cazzola, Della Porta, Donatella Della Porta, Einaudi, Franco Cazzola, Luigi Manconi
A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.
© La Stampa - Tutti i diritti riservati
- Vacanze di Pasqua sotto la pioggia e con due lievi scosse di terremoto
- Tel Aviv, chiesto al governo di dimettersi Rabbia e sciopero nei territori occupati
- In Corte d'Assise uno sconcertante episodio di criminalità
- OJVE (°»E)
- Due torinesi uccisi nell'auto in un incidente presso Losanna
- tv
- Il processo ai dirigenti della Nova Nel frattempo 7 imputati sono morti
- COSTANZO
- sa §1
- IL TIEPOLO DI LONDRA E' AUTENTICO? 20 MILIARDI
- Bimbo avvolto dal fuoco è salvato dalla nonna
- Il Governo inizia la propaganda per il prestito
- Roma/A 24 ore dalla sparatoria in cui Ú morto il neofascista
- La propaganda pel Prestito Nazionale
- Ma Ciano non ascoltò il suo ambasciatore
- La centrale di Montalto sarà chiusa per due mesi
- La Juventus prova
- Stamane di scena la Juventus
- Due arresti a Roma scoperto l'arsenale Nar
- Signora accusata di truffa alla società d'assicurazioni
- 4 TERRORISTI MORTI UNO FUGGE TUTTI GLI OSTAGGI SONO VIVI ?
- La tragedia della transessuale Richards
- Ci sono 130 mila siciliani, 100 mila calabresi, 80 mila campani e abruzzesi
- Forse altri quattro ufficiali coinvolti nella "trama nera,,
- I rigori sono fatali alla Juve decimata
- Polonghera, Sommariva, Montafia e Cuneo piangono quattro giovani coppie di sposi morti nell'incendio
- Iniziato il processo per i «balletti verdi»
- Due gocce di sangue possono fare piena luce sull'omicidio
- Carabiniere tenta di disarmare una guardia: entrambi feriti
- Alberto Talegalli e due amici uccisi nell'auto che si schianta contro la spalletta d'un ponte
In collaborazione con Accessibilità | Note legali e privacy | Cookie policy