COM'E' DIFFICILE RECITARE SE C'E' IN SALA STALIN di Se. Tr.

COM'E' DIFFICILE RECITARE SE C'E' IN SALA STALIN <Iiomanzo teatrale» COM'E' DIFFICILE RECITARE SE C'E' IN SALA STALIN E' Olga Knipper Cechova, l'attrice vedova di Cechov, «signora di insolita prestanza»; ci sono i padri fondatori del mitico Teatro d'Arte di Mosca, Stanislavskij e NemirovichDancenko; gli scrittori Boris Pilnjak e Aleksej Tolstoj. E soprattutto c'è lui Mikhail Bulgakov, l'io narrante, nei panni del suicida Maksudov nel Romanzo teatrale (le memorie di un defunto). Scritto intorno al 1936, uscito per la prima volta a Mosca nel 1973, Romanzo teatrale è ora ripubblicato dalla Bur, a cura di Milli Martinelli, nella serie dedicata alla opera omnia dello scrittore russo e curata dai massimi studiosi russi e occidentali dell'autore di II Maestro e Margherita Romanzo a chiave, dove tutti i personaggi reali sono descritti con garbo e perfidia dietro il paravento di nomi fittizi, Romanzo teatrale racconta le tragicomiche peripezie di un aspirante drammaturgo che tenta di fare rappresentare una sua commedia, Neve nera, presso il massimo teatro della capitale. E sullo sfondo la Mosca insieme protetta e oppressa dalla ingombrante figura di Stalin nella prima metà degli Anni 30. E' un romanzo autobiografico perché Bulgakov lo ricoprì davvero il posto di drammaturgo presso il Teatro d'Arte di Mosca, lo Mchat. Quel posto lo ottenne grazie all'intervento di Stalin nel 1930 quando in una lettera gli chiese di poter abbandonare l'Urss oppure di avere un lavoro. E proprio allo Mchat andò in scena con burrascose vicende I giorni dei Turbin, la commedia tratta da La guardia bianca, (pubblicata l'anno scorso da Einaudi, a cura di Gianpaolo Gandolfo), ferocemente attaccata dalla critica, amatissima dal pubblico e replicata per una infinità di volte, per un motivo semplice e terribile: piaceva a Stalin. * [se. tr.]

Luoghi citati: Mosca, Urss