IL VERO OMERO ERA UNA DONNA di Masolino D'amico

IL VERO OMERO ERA UNA DONNA IL VERO OMERO ERA UNA DONNA Graves «riscrive» l'Odissea "Sm "BELL'EPOCA che per mk prima volle veder B& chiaro dietro i miti n letterari (chi scrisse n& veramente la Bibbia, le tragedie di Shakemk speare?), anche a coWB1 sto di sfiorare il ridiH colo nel tentativo di <&. WJ smontarli a tutti i costi, l'eccentrico Samuel Butler, autore di Erewhon, sostenne paradossalmente ma non senza portare qualche argomento valido che l'Odissea fosse in realtà stata composta da una donna, in Sicilia e qualche secolo dopo l'altro grande poema omerico. Di questa audace tesi Robert Graves, autore di Io, Claudio e di altri romanzi ambientati nell'antichità (oltre che di poesie e di saggi di tutt'altra natura) fece in tempi più vicini a noi il punto di partenza per un vivace «récit» intitolato La figlia di Omero, oggi felicemente riproposto dalla Guanda nella vecchia ma, caso raro, tuttora validissima traduzione di Marcella Hannau. Immagina dunque Graves che una certa Nausicaa, figlia di un re di Enee, si trovi per un complesso di circostanze avverse a dover usare tutte le sue risorse per salvare se stessa, i suoi e il regno del padre dal complotto di vicini prepotenti. Il suo fratello maggiore méM& nonché erede al trono spinto da un capriccio della moglie è infatti partito' per un viaggio dal quale non tornerà più; il re stesso si è poi allontanato per cercarne notizie; e durante l'assenza di quest'ultimo una frotta di pretendenti alla mano di Nausicaa ha occupato con la forza il palazzo, vuotandone le ben fornite cantine in una serie di banchetti mentre aspettano che la ragazza scelga in marito uno di loro. Quando il reggente, un vecchio zio di Nausicaa, è ucciso in una imboscata, il disegno violento dei nuovi arrivati non lascia più dubbi. Per fortuna però Nausicaa, che tiene a bada i pretendenti temporeggiando, può contare sull'aiuto di un giovane guerriero straniero, gettato sulla sua riva da un naufragio e da lei incontrato mentre giocava a palla con le ancelle, durante le pause di un bucato (siamo in tempi patriarcali, e anche le principesse sono innanzitutto brave massaie, esperte in ogni attività della casa e della campagna). Lo straniero è un gran tiratore d'arco, e quando i pre¬ tendenti vengono sfidati alla prova di piegare l'antica arma dei progenitori di Nausicaa, si fa avanti benché travestito da mendicante, e... Questa Nausicaa non è bellissima, ma in compenso è intelligente e piena di risorse. Nutre anche una grande e forse poco femminile passione per la poesia: ascolta con piacere e competenza i cantori omerici ospiti occasionali della reggia, e si diletta in segreto di comporre anche lei esametri alla maniera dell'Iliade. Così, una volta conclusa la sua avventura nel migliore dei modi, con la punizione dei tracotanti e le proprie nozze con il prode straniero, ella si toglie la soddisfazione di trasfigurarne gli eventi attribuendoli a Ulisse, il re di Itaca il cui ritorno da Troia in realtà era stato ben più infausto (nella «vera» storia Penelope era stata infedele al marito lontano, e quando questi aveva finalmente rimesso piede sul terreno natio era stato trucidato dal figlio Telemaco che lo aveva scambiato per un nemico). Il poema composto dall'intraprendente ragazza di Elice, e da lei consegnato ai cantastorie col divieto di rivelarne l'origine, è dunque l'Odissea quale noi la conosciamo; mentre il romanzo di Graves ci rivela per la prima volta gli episodi che servirono' di base à quel racconto non del tutto fantastico. L'ingegnoso «pastiche» presenta qualche carenza nel ritmo narrativo, anche per l'indulgere, con malizioso ammiccamento a Omero, a digressioni più o meno mitologiche. Ma le singole scenette di vita quotidiana in una Grecia provinciale postomerica sono piacevolissime, col loro misto di umorismo e di erudizione; sapori e odori di quella civiltà patriarcale sono rievocati con amore e verosimiglianza, e senza smancerie: la vendetta quando arriva è atroce e non risparmia nemmeno le sventate ancelle di Nausicaa, troppo carine con gli intrusi e per questo crudelmente impiccate una a una. In conclusione, lettura raccomandata per la fine estate, soprattutto per chi voglia prolungare il retrogusto di una vacanza nel Mediterraneo. Masolino d'Amico Robert Graves La figlia di Omero Guanda pp. 352. L 29.500

Persone citate: Donna Graves, Graves, Marcella Hannau, Omero Guanda, Penelope, Robert Graves, Samuel Butler, Vero Omero

Luoghi citati: Elice, Grecia, Sicilia