La scure sulle Usl da 63 diventeranno 26

La scure sulle Usl da 63 diventeranno 26 Si discute in Regione: risparmio di 50 miliardi La scure sulle Usl da 63 diventeranno 26 Rivoluzione per la sanità piemontese. Si discute oggi, in giunta regionale, l'accorpamento delle unità sanitarie per ridurre i costi di gestione. Il progetto prevede un drastico taglio: da 63 a 26. Il disegno dell'assessore alla Sanità Eugenio Maccari ha suscitato scontento là dove gli uffici amministrativi saranno soppressi. Il principio ispiratore di questi accorpamenti, deciso dal Parlamento, è che ogni usi deve avere almeno centomila abitanti. Per le città con popolazione superiore a quattrocentomila abitanti, la popolazione minima per usi sale a duecentomila. A Torino, quindi, le unità sanitarie, che inizialmente erano ventitré (tante quanti sono i quartieri) e che successivamente sono state ridotte a dieci, diventeranno sei quando sarà deciso il nuovo assetto. Un'ulteriore riduzione la subiranno quando sarà attuata la nuova riforma sanitaria che prevede autonomia per i grandi ospedali. Aliora l'unità Vili, dei quartieri San Salvario-Cavoretto, sotto la cui giurisdizione si trovano gli ospedali Molinette, Regina Margherita e Sant'Anna, sarà accorpata alle usi IX e X. Scompariranno anche i piccoli ospedali, con meno di centoventi letti, mentre i reparti che utilizzano meno del 75 per cento dei propri letti saranno accorpati ad altri. Con questo nuovo assetto la Regione Piemonte prevede di risparmiare cinquanta miliardi. Un ulteriore risparmio dovrebbe derivare dal fatto che gli appalti, essendo le usi più grandi, saranno più consistenti e potranno consentire maggiori ribassi. Anche il servizio offerto agli utenti dovrebbe essere migliore perché le nuove usi, di maggiori dimensioni, dovrebbero essere più complete.

Persone citate: Eugenio Maccari

Luoghi citati: Piemonte, Torino