Task-force regionale per i carabinieri di Angelo Conti

Task-force regionale per i carabinieri Rivoluzione nell'Arma: scompaiono la la Brigata e le legioni di Torino e Alessandria Task-force regionale per i carabinieri Scompaiono brigate e legioni dei carabinieri, sostituite dai comandi regionali. Dal primo settembre cambia radicalmente l'assetto degli alti comandi territoriali dell'Arma, d'ora in poi ritagliati sui classici confini amministrativi. In Piemonte vengono così soppresse la la Brigata e le legioni di Torino ed Alessandria, tutte inglobate nel nuovo comando regionale. Cambiano contemporaneamente gli ufficiali comandanti, anche se il generale Mario Rocchietti March avrà il comando della nuova struttura per cinque giorni, prima di andare in pensione. Dal 6 settembre prenderà il suo posto il generale Francesco Delfino, proveniente dalla Legione di Alessandria. Il nuovo assetto è stato tratteggiato ieri dal colonnello Luigi Magliuolo, comandante uscente della Legione di Torino. L'alto ufficiale ne ha illustrato i vantaggi operativi che - portando da 3 a 5 le Divisioni (Milano, Roma, Napoli, Padova e Messina) ed introducendo 17 comandi regionali (al posto di 33 fra Brigate e Legioni) - consentiranno una riduzione della catena di comando, una maggior agilità delle strutture, insieme con un certo recupero di personale da destinare ad attività investigative. Soltanto in Piemonte si potranno impiegare sul territorio almeno cento uomini in più. Il colonnello Luigi Magliuolo lascia Torino dopo avere comandato prima il Gruppo (nell'84, proprio nel periodo del maxi blitz contro i catanesi), poi la Legione. In passato si era distinto, da capitano, come comandante della compagnia Roma Trionfale (fu lui ad arrestare Vallanzasca), e fu tra gli investigatori più impegnati nel caso Moro, a fianco dell'allora ministro dell'Interno Cossiga che, una volta eletto Presidente della Repubblica, lo volle a capo della sua scorta. Uomo affabile e misurato, è stato anche ufficiale particolarmente operativo: teorico del controllo del territorio, del «carabiniere che deve stare per strada», è riuscito qualche mese fa a dare l'esempio migliore arrestando, pistola in pugno, un malvivente che aveva appena scippato una pensionata in piazza Castello. Magliuolo va ad assumere l'incarico di capo di Stato Maggiore della Divisione Pastrengo, a Milano. Presto dovrebbe maturare i gradi di generale che potrebbero rendere possibile, almeno teoricamente, il suo ritorno a Torino. ,/Una curiosità: l'eliminazione della Brigata riporterà il comando dei 7000 militari piemontesi fra le mura della storica e prestigiosa caserma Bergia, in piazza Carlina. Proprio dove venne istituito, 178 anni fa, il «corpo dei carabinieri reali del Regno di Sardegna». Angelo Conti Il col. Magliuolo va a Milano, alla nuova struttura il generale Delfino Il comandante uscente della Legione di Torino, colonnello Luigi Magliuolo, indica sul computer la nuova struttura di comando dei carabinieri in Piemonte

Persone citate: Bergia, Cossiga, Francesco Delfino, Luigi Magliuolo, Magliuolo, Mario Rocchietti March, Vallanzasca