Educati salotti all'antica maniera e le cattiverie della stanca Gialappa's di Alessandra Comazzi

Educati salotti all'antica maniera e le cattiverie della stanca Gialappa's TIVÙ'& TIVÙ' Educati salotti all'antica maniera e le cattiverie della stanca Gialappa's L5 ESTATE sta finendo, e un anno se ne va», intonava la canzone. Con l'estate, terminano anche i programmi di stagione, come «Ciao Italia Estate», in onda il sabato, dalle 9 alle 11 del mattino (con ripresa intorno all'una), conduttori Antonella Boralevi per la prima parte, Carlo Fontana ed Eugenia Monti per la seconda. Siamo, come spesso accade sul video, in un salotto. Quando ci si trova in un salotto tv, le possibilità sono due: o ci si azzanna (e più ci si azzanna meglio è, come da Ferrara), o ci si tratta con molta urbanità dicendo conthuamente «grazie, prego, scusi, per carità, veda, prima lei». Il salotto mattutino della Boralevi appartiene a buon diritto a questa seconda categoria. Accompagnati da immagini belle e da un'ottima base musicale, ieri chiacchieravano amabilmente di libri, di musei, di biblioteche, di «clerici vagantes» (figuriamoci), ma anche di bellezza femminile, Antonio Ghirelli, Giacomo Marramao e Luigi Malerba (continuamente sgridato perché parlava troppo piano). Dicevano cose semplici, divulgative, destinate al magg.or numero di persone possibile: se poi la mattina di un sibato d'agosto ci sono molti I spettatori interessati alle ciI tazioni di Valéry, Cicerone e Picasso, è da dimostrare. Eppure, proprio per questo, bisogna rendere atto alla Boralevi, e per una volta anche alla Rai, di avere avuto coraggio. Perché ormai ci vuol coraggio ad essere sussiegosi, didascalici, persino un po' tromboncini, a discutere con serenità di argomenti non immediatamente popolari, anche se meno elitari di quanto si potrebbe pensare. A meno che per elitarie non si intendano tutte le conversazioni dove non si trattano le vicende di infelici, ricchissime, principesse inglesi. Nella seconda parte di «Ciao Italia Estate», Carlo Fontana ed Eu¬ genia Monti presentano un viaggio fra le curiosità del mese (tipo il concerto di campane a Città di Castello). Ieri la Gialappa's ha chiuso, su Italia 1, con le cattiverie di «Mai dire tv»: il ritorno è già annunciato per il 6 settembre con una nuova serie di «Mai dire gol». Su Italia 1 sta passando in questi giorni uno spot autopromozionale molto istruttivo. Si annuncia una nuova serie di telefilm, «Agli ordini papà», il messaggio dice: «Dal 31 agosto su Italia 1 la parola d'ordine è RIDERE». Certo, tutti hanno voglia di ridere, di questi tempi, si vendono i libri da ridere, si guardano i film da ridere, la stagione tv si annuncia tutta da ridere. Non avendo più a disposizione i denti di Funari, approdato fra gli intellettuali di Raitre, è naturale che Italia 1 cerchi affannosamente di non perdere colpi con la tendenza d'autunno, proprio lei, la rete che più l'ha sostenuta. Se le antenne locali verranno oscurate, a quali fonti si ispireranno i tre della Gialappa's? Se le tv non generano i mostri, li inventeranno direttamente loro, come già fecero con il mago Gabriel e con tanti altri personaggi cui hanno dato pubblicità e vita, in uno stanco repertorio sempre più triste. Ma non è mai troppo tardi per rinnovarsi. Alessandra Comazzi il Antonella Boralevi

Luoghi citati: Città Di Castello, Ferrara, Italia