« Salmonella? Non solo nelle uova»

« Salmonella? Non solo nelle uova» L'associazione dei consumatori attacca la Sanità: avvertimento limitativo « Salmonella? Non solo nelle uova» «Il virus coinvolge molti cibi, compresi carne e pesci» Otto regole per eliminare il pericolo di un contagio ROMA. L'allarme uova non si spegne. Nonostante il ministro della Sanità abbia stemperato l'allarme dell'Istituto superiore della Sanità sul rischio salmonellosi collegato al consumo delle uova, la psicosi rimane. Il timore, la paura di un crack nel settore prende sempre più corpo. I primi a farne le spese sono i produttori di gelati. Eppure anche ieri, le associazioni di categoria, hanno cercato di chiarire quello che definiscono un equivoco, anzi un «allarme ingiustificato»: «Con la pastorizzazione di tutti gli ingredienti i criteri di igienicità sono assoluti, è impossibile ogni contaminazione». E' scesa in campo anche una grande ditta come la «Fabbri» di Bologna, leader nella produzione e vendita di semilavorati per laboratori di gelateria e di pasticceria: «Gli artigiani nella preparazione di dolci e gelati, utilizzano abitualmente uova pastorizzate industrialmente o, grazie alle moderne attrezzature, pastorizzate direttamente all'interno dei loro laboratori. Casi isolati, ammesso che siano stati accertati in maniera definitiva, di mancato rispetto delle procedure di lavoro, non possono gettere discredito sull'intera categoria». In soccorso di gelatieri e produttori di uova, è intervenuta indirettamente la Adoc, l'associazione per la difesa e i diritti dei consumatori. Per dire che co- sa? Che uova crude e mani sporche non sono le sole cause della salmonellosi. «Gli avvertimenti del ministero della Sanità - spiegano i rappresentanti dell'Adoc sulle possibili contaminazioni da salmonellosi sono un po' limitative». Senza voler creare panico e allarmismo, l'associazione ha però chiarito quali possano essere, nella realtà, le origini dell'insidioso disturbo. «La salmonellosi coinvolge molti cibi, dalle carni in genere al pollame in particolare, dalle noci di cocco ai pesci affumicati, dal latte in polvere (alimento usato in moltissime preparazioni) al cioccolato». E' per questo motivo che l'A- doc consiglia di seguire alcune regole precise di igiene e di prendere dei piccoli ma preziosi accorgimenti. Ecco una sorta di decalogo che ogni famiglia dovrebbe seguire. Innanzitutto mani ed attrezzi di cucina puliti. E' questa una delle regole più elementari da seguire per eliminare, almeno in parte, il pericolo del contagio di questo micrcscopico nemico. Ma non è l'unica precauzione per evitare uno dei più insidiosi «attentatori» del nostro intestino. Primo consiglio: la frutta e la verdura debbono essere accuratamente lavate e disinfettate (basta del bicabornato). Secondo: i cibi debbono essere cotti alla perfezione in tutte le loro parti. Terzo: si deve guardare attentamente la validità e la scadenza dei prodotti. Quarto: non si debbono conservare i cibi a temperatura ambiente. Quinto: si deve sempre cercare di preparare la quantità di cibo che si intende consumare evitando avanzi «riciclabili». Sesto: non si deve cucinare, né possibilmente girellare attorno al cuoco di turno, se si ha il raffreddore, infezioni cutanee e diarrea. Settimo: non si debbono riutilizzare mai i contenitori già usati per cibi differenti senza averli diligentemente lavati (la stessa cosa vale per la carta). Ottavo: i rifiuti debbono essere ben isolati dal locale ove si cucina. «Se queste regole venissero quotidianamente praticate - sostiene l'Adoc - sicuramente si avrebbe una diminuzione dei pericoli di tossinfezioni alimentari. Queste regole d'oro, valide tutto l'anno, sono indispensabili d'estate». Un altro pericolo per la salute dei consumatori si nasconde, a volte, negli acquisti vantaggiosi post-vacanze. «Esigete prodotti sempre freschi - consiglia l'Adoc -, garantiti ed in regola con le norme di conservazione e distribuzione, diffidate dalle offerte troppo vantaggiose poiché possono nascondere fondi di magazzino spesso, purtroppo, mal conservati». [p. p. LI Sulle uova continua la polemica mentre si registrano i primi cali nelle vendite

Persone citate: Casi

Luoghi citati: Bologna, Quarto, Roma, Sesto