Benvenuto dal giudice di Maria Corbi
Benvenuto dal giudice Benvenuto dal giudice Quel pasticciaccio di via Ciamarra Tangenti romane anche sul catasto ROMA.I contribuenti possono consolarsi. Almeno a Roma le lunghe file fatte davanti agli uffici del catasto sono servite a svelare un nuovo caso di inefficienza della nostra amministrazione e, probabilmente, anche di tangenti. L'ennesimo scandalo. Ieri mattina il magistrato Ettore Torri ha ascoltato come teste il direttore generale del ministero delle Finanze, Giorgio Benvenuto, nell'ambito dell'indagine sul presunto pagamento da parte del marchese Alessandro Gerini di una tangente di due miliardi per indurre il ministero ad acquistare, come sede per il catasto, il palazzo di via Ciamarra. Mentre i romani, riparandosi dal sole con ombrelli di fortuna e usando i giornali come ventagli, aspettavano il loro turno davanti agli uffici di via Reggio Calabria per conoscere gli estimi aggiornati e sapere così quanto dovranno pagare a settembre per l'imposta straordinaria sugli immobili, qualcuno si è chiesto: ma non doveva essere pronta la sede per i nuovi uffici del catasto proprio nql palazzo di viale Ciamarra? E' stata l'occasione per ricordare che nei diari del defunto marchese Gerini, aperti dopo la sua morte dai familiari per trovare tracce di gioielli e di altri beni scomparsi, si parlava della tangente versata dal costruttore per agevolare le pratiche della compravendita con il ministero delle Finanze. Il denaro, come si legge nei diari visionati dalla Guardia di Finanza, sarebbe finito nelle tasche dell'allora sottosegretario alle Finanze, l'onorevole Carlo Merolli, democristiano, che sarà presto interrogato dal magistrato. Tutta la vicenda inizia quando nei primi mesi del 1989 l'allora ministro delle Finanze Rino Formica impartì disposizioni affinché una commissione formulasse un programma di acquisto di immobili necessari alle esigenze dell'amministrazione. Si volevano riunificare in un unico stabile i sei uffici del servizio tecnico erariale della Capitale. Successivamente, nel novembre '89, una seconda commis- Giorgio Benven uto sione, presieduta dall'allora sottosegretario alle Finanze Carlo Merolli, esaminò l'offerta di vendita da parte della società «Il Ligustro», di proprietà del marchese Gerini, degli edifici di via Ciamarra. Il parere fu favorevole e l'ufficio tecnico erariale di Roma determinò in 100 miliardi il prezzo di mercato dell'immobile. La direzione generale del catasto, avendo bisogno di altro spazio per gli uffici, nel 1990 acquistò per circa 53 miliardi dalla stessa società un altro edificio di via Ciamarra. Quando dopo l'apertura del testamento i nipoti del marchese Gerini, in pratica diseredati dallo zio, vollero esaminare i diari ecco che spunta il nome del senatore Merolli, e la magistratura inizia ad indagare. Benvenuto nel colloquio di ieri con il procuratore aggiunto Ettore Torri ha portato diversi documenti e ha confermato la sua «massima» collaborazione. Al magistrato ha poi ricordato di avere a suo tempo informato il ministro Rino ^Formj,pft di alcuni elementi della vicenda dell'acquisto del palazzo di via Ciamarra e che lo stesso Formi ca aveva subito incaricato la Guardia di Finan za di compiere rigorosi accer tamenti. Sebbene l'amministrazione finanziaria continui a pagare per i suoi uffici ingenti canoni di affitto, la sede di via Ciamarra, ad oggi, non e mai stata utilizzata. In occasione delle file di questa estate si parlò del man cato trasferimento e venne fuori che il Comune di Roma non aveva ancora approvato il cambio di destinazione d'uso dei locali, da uffici privati a pubblici. Visto il ritardo del Comune, l'amministrazione finanziaria si è intanto rivolta all'Avvocatura generale dello Stato per la risoluzione del contratto di acquisto del se condo immobile, quello stipulato nel '90. Al Comune rispondono che la variante d'uso è stata approvata il 21 febbraio scorso Un altro giallo. Maria Corbi Giorgio Benvenuto
Persone citate: Alessandro Gerini, Carlo Merolli, Ettore Torri, Gerini, Giorgio Benvenuto, Rino Formica
Luoghi citati: Comune Di Roma, Roma
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