Kiptanui, un'altra recita

Kiptanui, un'altra recita A Bruxelles l'ultima tappa del Grand Prix; ora finale a Torino Kiptanui, un'altra recita Il cacciatore di record ha mancato di un soffio il limite dei5000 metri Merlene Ottey (10"89) si prende una rivincita sulla Privalova nei 100 BRUXELLES. Il Memorial Van Damme è l'ultima tappa del Grand Prix, a otto giorni dalla finale di Torino. Il cielo coperto, la pioggia caduta poche ore prima dell'inizio, l'umidità e la temperatura fresca non favoriscono risultati clamorosi. La stanchezza per la lunga stagione si fa sentire nelle gambe di tutti e anche di Benvenuti che cerca gloria negli 800. E' molto atteso dopo i risultati fin qui ottenuti, come il quinto posto ai Giochi. Stavolta è quarto, lo stesso piazzamento di dieci giorni fa sulla pista di Zurigo, dopo aver vinto le prove di Roma, Helsinki e Montecarlo. L'azzurro deve inchinarsi ancora una volta alla supremazia del campione olimpico Tanui, vincitore con il tempo di l'45"05. Nonostante la stanchezza, Benvenuti colleziona comunque un discreto risultato cronometrico con l'45"98. Per lui, ora, c'è un lungo impegno di gare fino alla Coppa del Mondo a fine settembre a Cuba. Da veneto dovrà onorare degnamente già domani il meeting di Padova, poi sarà a Torino e due giorni dopo sulla pista di Rieti. Ancora Bologna e infine Nuoro. Per lui è cambiata la vita e all'impegno fisico ora deve aggiungere un notevole dispendio di energie mentali. Del resto è entrato in una nuova orbita ed è chiaro che gli ingaggi che fanno gola a tutti comportano sollecitazioni più impegnative. La gara del martello vive qui la finale del Grand Prix poiché a Torino è stata eliminata per non creare problemi al campo di calcio. La gara viene vinta dalla medaglia di bronzo di Barcellona, il russo Nikulin, con 80,24, mentre la classifica speciale va all'atleta della Bielorussia, Astapkovich. Il solito Steven Young è brillante nei 400 ostacoli con 47"70 davanti a Matete. Ma è la velocità a tenere desta l'attenzione dei 33 mila presenti all'Haysel. Nei 100 femminili, una brillantissima Ottey si prende la rivincita, sulla Privalova con 10"89, mentre nella prova maschile, assente Cari Lewis rientrato negli Usa, è ancora il nigeriano Adeniken ad avere la meglio. Con 10" 12 lascia a 3 cente- simi il campione olimpico Christie, com'era successo a Coblenza. Non è riuscito l'attacco al primato del mondo sui metri 10.000 per opera dei kenyani John Ngugi e Richard Chelimo. Avrebbero voluto, almeno queste erano le loro intenzioni, migliorare il 27'08"23 del messicano Barrios, che aveva ottenuto quel tempo tre anni fa, sulla pista di Berlino. Chelimo, medaglia d'argento a Barcellona, ha vinto in 27'31 "73, un tempo mediocre anche perché era stato in tabella soltanto per i primi quattro chilometri. Ngugi è invece in difficoltà e abbandona al settimo chilometro. Piuttosto bene il rientrante Francesco Panetta, finito secondo, con una gara al recupero nel finale, ma pur sempre staccato di circa 14" dal vincitore. Nei 5000, infine, grande successo di Kiptanui che sfiora il mondiale con uno stupendo 13'00"93, terzo tempo di sempre. Antibo è 12°. Si chiude con 7,16 della Drechsler nel lungo. Attilio Monetti