«Soldi spesi male? Mennea nel giusto» di Pietro Mennea

«Soldi spesi male? Mennea nel giusto» ATLETICA Ottoz d'accordo, la Federazione reagisce «Soldi spesi male? Mennea nel giusto» ROMA. Le dichiarazioni rilasciate ieri da Pietro Mennea, in cui l'ex campione denunciava i mali dell'atletica leggera, sono cadute come un sasso in uno stagno sonnolento, provocando reazioni e risposte. Il presidente dell'atletica mondiale, Primo Nebiolo, si trova ad Helsinki per assistere ai lavori del Consiglio d'Europa. Raggiunto telefonicamente, Nebiolo non si è lasciato andare alla loquacità. «Non ho nulla da replicare a Mennea. Per quanto si riferisce ai premi posti in palio a Torino per la finale del Grand Prix, non si tratta di una novità. Per gli orari di Barcellona, le variazioni furono apportate solo per favorire chi partecipava a molte gare. Per tutte le altre accuse che Mennea muove, ritengo che ogni domanda di chiarimento vada rivolta alla Fidai: mi pare infatti che Mennea parli solo e molto esplicitamente di atletica italiana». Alla Federazione italiana di atletica leggera si respira un'atmosfera quasi rarefatta; sono presenti i maggiori funzionari, mentre il presidente Gianni Gola trascorre un breve periodo di riposo nell'eremo sportivo delle Fiamme Gialle a Fiera di Primiero. In tarda serata viene finalmente emanato un comunicato stampa ufficiale che vi riassumiamo. Definito addirittura «scomposto» l'intervento di Mennea, la Fidai ribadisce come il campionissimo di Barletta sia caduto in «grottesco» equivoco, pensando che la Federazione abbia addirittura sponsorizzato un attacco al suo record sui 200 metri. Il premio è stato posto in palio dalla società di gestione dello Stadio delle Alpi e vale per qualsiasi primato del mondo si dovesse realizzare nel corso della manifestazione. Inoltre, continua il comunicato, queste forme d'incentivo non sono nuove, come «può ricordare lo stesso Mennea» e mai, sino ad ora, hanno costituito oggetto di «questione morale». Passando ad argomenti di maggior spessore, la Fidai ricorda come sia fuori discussione la correttezza dei suoi diri1 Pietro Mennea genti e fuori luogo ogni sospetto sulla gestione dei fondi del Coni. La Fidai ricorda infine a Mennea, anche come esperto di ambienti e questioni giudiziarie, che ogni accusa, per essere accettata, ha bisogno del sostentemento di fatti circostanziati e di nomi certi. «Questo faccia, il dottor Mennea - prosegue il comunicato - altrimenti taccia». Comunque si raccolgono voci ufficiose, ma fondate, su uno stato di scoraggiamento del presidente che avrebbe manifestato ad alcuni suoi intimi addirittura la tentazione di abbandonare la carica. Molto più combattivo il direttore tecnico Elio Locatelli. «Voglio definire con uno slogan le uscite di Mennea: tira più un posto in Fidai che dieci coppie di buoi... Trovo inoltre del tutto ingenerose le critiche severe al nostro operato, dopo un'Olimpiade in cui abbiamo vinto un bronzo e conquistato ottimi piazzamenti con atleti nuovi». Conclude la carrellata dei pareri un campione di epoche non lontane e ancora impegnato in prima linea come operatore atletico. Eddy Ottoz, una medaglia di bronzo olimpico, due titoli europei assoluti e quattro indoor, primatista italiano dal 1968 nei 110 hs, dichiara: «Sono francamente stupito delle affermazioni durissime di Mennea. Siccome lo reputo persona assai intelligente e misurata, sono certo che non le ha fatte a caso, mirando a un bersaglio ben preciso. Registriamo due ordini d'accuse. Le prime sono di carattere personale e perciò l'interessato, ben individuabile, ha il dovere di reagire così come esiste anche il dovere di promuovere un'inchiesta su queste denunce di fatti gravissimi. Le seconde parlano di una Federazione paralizzata da un sistema di alte spese. Sul fatto che i soldi siano spesi male, sono perfettamente d'accordo: lo dico da sempre e fu uno dei temi del mio programma elettorale quando mi candidai alla presidenza della Federazione». Vanni Loriga Pietro Mennea

Luoghi citati: Barcellona, Barletta, Fiera Di Primiero, Helsinki, Roma, Torino