Fornitori in ferie, chiude cardiologia di Maria Corbi

Fornitori in ferie, chiude cardiologia Roma, la fine delle scorte era stata denunciata ma non è stato possibile fare gli acquisti Fornitori in ferie, chiude cardiologia Emergenza al San Filippo Neri, sospeso un intervento ROMA. Nel caos del nostro sistema sanitario può succedere anche di rischiare la morte perché in ospedale manca uno strumento da poche migliaia di lire. E' successo ieri a Roma in uno dei più importanti ospedali della città, il San Filippo Neri una delle quattro strutture sanitarie attrezzata per le operazioni di cardiochirurgia. Una paziente gravemente ammalata di cuore, che da giorni aspettava di essere operata, è stata trasferita d'urgenza in una clinica privata perché mancavano le linee per la circolazione extracorporea, le cosidette «cannule». Non solo, vista la situazione di emergenza la direzione sanitaria del San Filippo ha pensato bene di chiudere le accettazioni. A denunciare questa situazione sono stati i sindacalisti della federazione autonoma Fisai, Cisal e di Cgil Cisl e Uil. Le cannule sono strumenti indispensabili e di uso corrente in sala operatoria, costano poche decine di migliaia di lire e non ci sono difficoltà per procurar- sele. Perché allora questa negligenza che compromette l'efficienza dell'ospedale? All'interno del San Filippo le responsabilità si rincorrono e nessuno dei «protagonisti» accetta di essere additato come colpevole. S'inizia con il direttore sanitario Sante Fabrizi che ammette: «E' vero. I medici ci hanno comunicato qualche giorno fa che stavano finendo le cannule, ma non c'è stato niente da fare. Le sette ditte fornitrici sono chiuse per ferie e gli altri ospedali usano materiali incompatibili con i nostri macchinari». Ma poi il dottor Fabrizi non resiste dal dare una bella botta ai chirurghi in servizio. «Sapevano di avere a disposizione una quantità limitata di cannule e dovevano selezionare gli interventi». I medici non ci stanno a fare da capro espiatorio e replicano al loro direttore. A parlare è il chirurgo responsabile Mario Stabiano: «E' assurdo, abbiamo operato solo pazienti gravi e possiamo dimostrarlo. La verità è una sola, la Usi ha comprato troppo poco materiale». Ma i veri «saggi» degli ospedali sono gii infermieri e non si stupiscono affatto di quanto è successo. Uno di loro accetta di parlare ma vuole mantenere l'anonimato. «Ogni volta - racconta - che chiediamo qualcosa, cerotti, medicine, cannule, alla farmacia o al dispensario vengono fatti dei tagli. Per prendere il materiale che ci occorre dobbiamo fare diversi viaggi. Se ci servono, ad esempio, 20 cerotti ce ne danno 4 e il giorno dopo dobbiamo tornare. Si spreca un sacco di tempo a tutto danno dei malati». Maria Corbi

Persone citate: Fabrizi, Mario Stabiano, Sante Fabrizi

Luoghi citati: Roma