L' Europa puntella la lira di R. Ippolito

L' Europa puntella la lira Il marco sfonda i limiti, la Cee annuncia: non si riallinea L' Europa puntella la lira Conti valutari rossi: 10 mila miliardi ROMA. C'è voluta la smentita secca della Cee, arrivata a tarda sera, per spegnere il «febbrone» sui mercati valutari e fermare il marco che aveva spinto la lira oltre la soglia massima dello Sme. Prima nulla avevano potuto le rassicurazioni dei vari governi, gli interventi massicci e coordinati delle banche centrali europee, con in testa Bundesbank e Belgio, il cui franco aveva fatto polpette della nostra moneta. A riaccendere il fuoco era stato imo dei sette membri della Bundesbank, Johann Wilhelm Gaddun, il quale se n'era uscito spiegando che «con un'inflazione tedesca al 4%, l'unica possibilità che la Bundesbank ha è di tenere alto il costo del denaro». Poi è intervenuta la Cee e il «ciclone marco» s'è stemperato: la moneta tedesca scivolava in Italia a 764,70, dopo aver toccato al fixing la quota record di 765,40. Ma i sussulti non finivano lì. A tarda sera, i computer battevano un'altra notizia allarmante, relativa alla bilancia dei pagamenti, che ha segnato il record negativo di tutti i tempi. Nel solo mese di luglio ha toccato quota 10.524 miliardi il passivo dei rapporti fra l'Italia e il resto del mondo di merci, servizi e capitali. Proprio quest'ultima voce è la più allarmante. E' in atto una fuga di capitali verso l'estero che richiama alla memoria gli incubi degli Anni Settanta. Nonostante la tempesta valutaria che investe la lira, la Banca d'Italia però sdrammatizza, convinta che già ad agosto i conti siano migliorati sensibilmente e che ci siano concrete possibilità di un rapido rientro dei soldi portati frettolosamente al di là dei confini. La situazione resta in ogni caso allarmante perché con i dati sul pesante passivo della bilancia dei pagamenti, l'Ufficio italiano cambi ha svelato quelli sull'emorragia delle riserve ufficiali. Per difendere la lira la Banca d'Italia ne ha bruciate per oltre 13 mila miliardi solo a luglio, un mese quindi tremendo. Le riserve sono scese a 67.511 miliardi (79.383 a giugno). Rispetto a un anno fa il buco supera i 41 mila miliardi. R. Ippolito e V. Sacchi A PAG. 21

Persone citate: Johann Wilhelm Gaddun

Luoghi citati: Belgio, Europa, Italia, Roma