Il mare tradisce Ottone di Piero Ottone
Il mare tradisce Ottone L'ex direttore del Corriere della Sera naufrago al largo del Marocco Il mare tradisce Ottone Con il suo «dodici metri» a vela è andato a cozzare contro una secca «Non ci siamo fatti nulla. Ma sono stato costretto ad abbandonare la barca» ROMA. «E' successo al largo del Marocco, davanti a Casablanca, nella notte tra il 4 ed il 5 agosto». Piero Ottone, visibilmente e comprensibilmente scosso, non certo per paura ma per aver perso l'oggetto che un velista ama come se fosse un caro parente, racconta la sua disavventura, il naufragio lungo una costa rivelatasi ostile: la sua bella barca di 12 metri, il Ciaika, è affondata. «Non ci sono stati vittime o feriti, solo danni alla barca. Siamo stati costretti all'abbandono. Chi va in barca mi può capire, non posso dire niente di più». Piero Ottone, giornalista, ex direttore del Corriere della Sera, è noto nel mondo dei velisti per essere tra i più fanatici manovratori di scotte e tangoni. Ma questa volta il mare l'ha tradito. E l'ha tradito una secca, pare non segnalata dalle cate nautiche. Per il capitano e i suoi uomini non c'è nulla da fare. Sono costretti ad abbondonare lo sloop di dodici metri eraggiungere la terra ferma a bordo di un canotto di salvataggio. «Adesso non ricomprerò più barche», pare abbia detto Ottone. Ma è una promessa difficile da mantenere, un imperativo categorico al quale certo disobbedirà. Il ma¬ re e la vela sono la sua più grande passione, il paradiso dove dimenticare gli stress, gli impegni delle sue giornate di lavoro. Ottone è troppo innamorato della vela e certamente tornerà a «guidare» un'altra barca. [r. cri.] Piero Ottone a bordo della sua barca a vela. Il giornalista genovese è un esperto navigatore. Dopo l'affondamento del «Ciaika» ha raggiunto la costa a bordo di un canotto di salvataggio
Persone citate: Piero Ottone
Luoghi citati: Roma
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