Un terzo uomo nel giallo all'uranio

Un terzo uomo nel giallo all'uranio Rimini, i due fermati erano del Sismi, forse traditi da un altro servizio segreto Un terzo uomo nel giallo all'uranio Caccia al mediatore che trattava col Medio Oriente RIMIMI DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Storia di uranio e di spie in riva al mare. In un fine agosto sull'affollata riviera romagnola. Il ritrovamento di materiale radioattivo (si parla di 20 grammi, ma secondo altre fonti potrebbe arrivare ad alcuni etti) sta diventando proprio una storia da «giallo». Soprattutto perché coinvolge i servizi segreti e si avvia sulla strada di presunti intrighi internazionali. C'è anche il classico e misterioso «terzo uomo». E c'è soprattutto un po' di confusione attorno a quella valigetta con un contenitore «piombato». «Attenti, c'è del materiale radioattivo» aveva subito detto Luigi Baratiti, 26 anni di Giulianova, mentre i carabinieri lo arrestavano in compagnia di Daniele Colli, 31 anni, anch'esso rappresentante abruzzese. Aggiungendo: «Stiamo lavorando pei il Sismi». Ovvero il servizio segreto militare. E quella che poteva sembrare una boutade un po' spericolata rischia invece di essere la verità. Ne è convinto l'avvocato difensore del Baratili, Venerio Accreman, che afferma: «Sì, stava agendo per conto del Sismi». Una tesi che può essere avvalorata anche dall'arrivo a Rimini ieri mattina di due alti ufficiali del servizio segreto militare, che avrebbero incontrato i magistrati e anche i vertici dei carabinieri. Lo stesso sostituto procuratore Roberto Sapio, che segue l'inchiesta, ha sottolineato che «si stanno attendendo conferme da parte dei vertici del Sismi su questo presunto rapporto di collaborazione». Insomma ci sono molte indicazioni che fanno pensare ad un ruolo da «agenti provocatori» per i due giovani rappresentanti di commercio. Se così fosse rimarrebbe da capire com'è possibile che i carabinieri intervengono in un'operazione di «controspionaggio» portata avanti dal servizio segreto a loro più affine. Uno scontro nell'ambito dei «servizi»? Un semplice errore? Tutto è ipotiz¬ zabile, anche se da parte dell'arma dei carabinieri si tende, ovviamente, a ridimensionare l'accaduto. Di certo nel traffico di uranio 235 (che è poi quello utilizzato per la creazione della bomba atomica) entra prepotentemente una terza persona. L'intermediario tra i due rappresentanti abruzzesi e il compratore di materiale radioattivo, probabilmente un Paese del Medio Oriente. L'uomo è riuscito a fuggire perché al momento del blitz era uscito dalla stanza d'albergo per telefonare a un presunto esperto che avrebbe dovuto analizzare il campione di uranio. E qui il mistero s'infittisce. Visto che il «nome di copertura» usato da questo personaggio sarebbe: dottor Campali. Lo stesso nome utilizzato da Aldo Anghessa, un superinfiltrato che nell'87 fece scoprire a Bari una nuova stiva piena zeppa di armi per il Medio Oriente. E se c'entra un personaggio del tipo di Anghessa tutto diventa possibile, visto che lui riuscì a mettere nei guai importantissimi personaggi dell'imprenditoria italiana. Per il momento in carcere rimangono solo i due giovani di Giulianova, sono accusati di contrabbando di uranio e importazione di sostanze chimiche atte all'impiego bellico. «Per prima cosa - fanno sapere i magistrati - dovremo predisporre l'incarico per la perizia sul materiale ritrovato, incarico che probabilmente verrà affidato all'Enea». Il fatto è che la sostanza rinvenuta nella camera d'albergo in riva al mare è solo la minima parte, il campione di una ben più importante partita di uranio arricchito. Si fa ovviamente riferimento ad alcuni traffici in partenza dai Paesi dell'Est. Ovvero ad alcune partite di uranio sottratte in Romania, dove in uno stabilimento sperimentale nel '91 ne vennero rubati dieci chili. Oppure altri 26 chili rubati nell'ex Germania dell'Est. E' sempre più una storia di spionaggio internazionale. Luigi Luminati

Persone citate: Aldo Anghessa, Anghessa, Daniele Colli, Luigi Baratiti, Roberto Sapio, Venerio Accreman

Luoghi citati: Bari, Germania Dell'est, Giulianova, Medio Oriente, Rimini, Romania