Diana è più forte degli scandali

Diana è più forte degli scandali Un sondaggio: sette inglesi su otto vogliono ancora che salga sul trono Diana è più forte degli scandali Un nastro segreto anche per Sarah Parla con Andrea e critica la corte LONDRA NOSTRO SERVIZIO Mentre i clamori del Dianagate non si sono ancora sopiti, e non intaccano comunque l'amore dei sudditi per Lady D. invocata sul trono da un plebiscitario sondaggio organizzato dalla stampa popolare, scoppia un nuovo Fergiegate. I possessori di telefoni portatili sono stati avvisati: d'ora in avanti solo messaggi in codice. L'intercettazione alla base di questo Fergiegate risalirebbe all'inizio del 1990, a soli pochi giorni di distanza da quella che catturò il duetto fra Strizzolina e il suo tenero amico. Il nastro rileverebbe chiari segni di crisi nel matrimonio degli York già a partire dal gennaio del 1990. Mentre Andrea è lontano impegnato nelle sue consuete esercitazioni navali, la povera Sarah è in attesa della secondogenita Eugenia. Si sente abbandonata e malvoluta da tutti, e in particolare dai residenti di Buckingham Palace, che le affibbiano addirittura un esperto di immagine per rimetterla in riga. La stampa scandalistica non la lascia in pace neppure allora. «Sarah» scoppia e confessa al telefonino portatile di voler scappare in Argentina dalla mamma, anzi dalla matrigna, la signora Susan Barrantes. Che momentacci in quel lontano 1990: crisi con lacrime in casa York, e crisi bulimiche con tentati suicidi dai Principi di Galles. Chissà se le due giovani consorti si sono mai ritrovate a gridare un bel «famiglia ti odio!». Ma i 72 mila curiosi che in questi giorni hanno telefonato al «Sun» per ascoltare in diretta le cassette del Dianagate, non potranno approfittare dello stesso servizio. Niente linea calda con il giornale più venduto in Gran Bretagna, e niente analisi testual-psicologiche approfondite della sua trascrizione. Il «Sun», pago della pubblicità di un titolo déjà-vu ma in esclusiva, si è messo la maschera ipocrita del giornale giudizioso e ha consegnato la registrazione direttamente agli avvocati della regina Elisabetta. «E' una conversazione privata fra moglie e marito, nulla a che vedere con i nastri di Diana» ha detto un portavoce del «Sun». Intendiamoci, i nastri son passati nelle mani degli avvocati non prima che i contenuti salienti ne fossero stati estratti. Uno scoop è sempre uno scoop. Gli avvocati da parte loro, hanno detto grazie e con la solita laconica nonchalance che caratterizza i portavoce di Elisabetta, hanno aggiunto che «non è stato possibile confermare l'autenticità dei nastri o proce¬ dere a delle identificazioni. La faccenda dev'essere lasciata riposare». Chi non riposa in questi giorni sono i paparazzi (parola resuscitata e ormai usatissima dai giornali inglesi) e le redazioni dei tabloid. Il «Sun», dopo essersi fatto bello con il gesto della consegna della registrazione, ha lanciato una caccia all'uomo. Promette cento sterline di ricompensa a chi dia notizia di avvistamenti del presunto amante di Squidgy. James Gilbey, che di lavoro fa il consulente per il marketing della Lotus Team, era l'unico dei protagonisti della soap reale a non essere stato sorpreso dall'obiettivo dei fotografi dopo la comparsa delle registrazioni. Registrazioni che hanno fatto arrabbiare non solo Elisabetta e Carlo, ma anche il babbo del signor Gilbey, fervente cattolico, che sembra abbia esclamato: «Se la cosa è vera, mio figlio dev'essere scomunicato». Enrico Vili si sarà rivoltato nella tomba. Ma nelle ultime ore, anche James Gilbey è stato rintracciato. E' al quartier generale del Team Lotus e per sfuggire all'assalto dei fotografi ha ingranato la quinta e si è scontrato con l'auto di un reporter, fortunatamente senza gravi conseguenze. Fra vittime, feriti e teste coronate fumanti, chi esce vincitrice da questo pasticciaccio londinese è la principessa Diana. Il sondaggio lanciato dal «Daily Mirrar» che chiedeva ai suoi lettori se la volessero ancora come regina, ha dato risultati inequivocabili. I sostenitori di Diana come futura regina hanno vinto sette a uno, addossando a Carlo «il torturatore» la colpa del tutto. Il «Mirrar» ha anche ricevuto centinaia di telefonate da parte di lettori che non vorrebbero affatto vedere Carlo sul trono. Il Principe di Galles ne esce come un bruto che come tale si è comportato con la giovane moglie. Non c'è da stupirsi, dicono, che la poverina cerchi conforto in un'anima tenera che le offre simpatia. Lei è giovane, fragile e ingenua, e ha anche voglia di un poco di leggerezza. E poi, ve lo vedete Carlo che la chiama Strizzolina? Non paghi del pollice verso rivolto a Carlo, in molti hanno consigliato sia a lui che agli altri componenti della famiglia di prendere finalmente una posizione nei confronti delle accuse che compaiono nel libro su Diana. Il «Mirrar», intanto, si spinge ancora un poco oltre. E visto il successo del primo referendum ne indice subito un secondo: «Volete Carlo sul trono o preferite Diana?». Marina G. Goidsmith Il presunto amante urta l'automobile di un reporter cercando di rompere l'assedio stampa La principessa di Galles Diana mentre esce dalla Wetherby School dove ha accompagnato il principe Harry, il figlio più giovane La turbolenta Sarah Ferguson: non si è ancora spenta l'eco degli scandali per le foto in topless ai bordi di una piscina in Costa Azzurra che già i tabloid popolari la riportano alla ribalta con la registrazione di una telefonata di due anni fa con il marito Andrea James Gibley, il probabile innamorato di Diana

Persone citate: Andrea James Gibley, Elisabetta, Gilbey, Harry, James Gilbey, Sarah Ferguson, Sarah Parla, Susan Barrantes

Luoghi citati: Argentina, Diana, Galles, Gran Bretagna, Londra