Una notte da Far West a New York di F. P.

Una notte da Far West a New York BRONX Scontro per il controllo dello spaccio di droga, quindici feriti tra i passanti Una notte da Far West a New York Sparatoria fra bande, venti minuti di terrore NEW YORK NOSTRO SERVIZIO «La cosa più sorprendente è che non ci siano stati morti», è stato il commento di un poliziotto. Assieme a centinaia di suoi collegni l'altra notte è intervenuto in una zona del Bronx, uno dei quartieri più temuti di New York, dove ha avuto luogo una sparatoria inaudita, di cui a memoria d'uomo non ci sono precedenti neanche in questa città violenta per antonomasia. I feriti sono stati una quindicina, alcuni «interessati» al conflitto, altri semplicemente perché passavano di lì. Per «lì» si intende Hunts Point, uno dei centri di spaccio della droga, e a quanto pare l'episodio va collegato proprio alla lotta per il controllo del mercato. Secondo la polizia, infatti, è scoppiata una guerra fra il clan che controlla la compravendita in quella zona e una banda «di fuori» che vuole su¬ bentrargli. L'altra notte, quelli «di fuori» sono arrivati su una carovana di auto, hanno bloccato la circolazione sulla Longwood Avenue e hanno cominciato a sparare su tutti. Fuggi fuggi generale, qualcuno che risponde al fuoco, gente che urla: per una ventina di interminabili minuti è stata una vera e propria battaglia «cinematografica». Un navigato ufficiale di polizia arrivato a cose fatte, guardando gli effetti di quanto era accaduto, non è riuscito a trattenere un «e chi mai è passato, l'esercito americano?». In pratica, non c'era una vetrina che non fosse andata in frantumi, non un'auto in cui i finestrini non avessero subito la stessa sorte, e poi i feriti che tentavano di scappare di fronte ai soccorritori perché - sotto choc - non avevano ancora capito che ormai gli «aggressori» se n'erano andati, e sangue dappertutto. A giudicare dalle centinaia di bos¬ soli trovati, si è sparato con pistole da 9 millimetri, con fucili e con «shotguns». Un assalto in piena regola, insomma, i cui scopi non sono ancora ben chiari. Di sparatorie fra bande rivali di spacciatori, dice il responsabile dell'ordine in quel distretto, il tenente Luciano Mercado, ne avvengono costantemente, ma questa è stata speciale per la portata e anche per l'apparente gratuità. La maggior parte della persone colpite (quasi tutti ragazzi di 16, 17 anni che in queste sere d'estate tirano a far tardi, non hanno a che fare con il traffico degli stupefacenti). Quindi, la spiegazione potrebbe essere che la banda «di fuori» ha voluto dimostrare alla gente del quartiere che coloro che pretendono di controllarlo, in effetti non controllano nulla. «Non dimenticherò mai quella scena», raccontava Carmine Suarez, che è stato colpito più volte. [f. p.]

Persone citate: Carmine Suarez, Luciano Mercado

Luoghi citati: New York