«Usl troppi pedaggi ai partiti» di Gigi Padovani

«Usl, troppi pedaggi ai partili» Intervista con l'assessore alla Sanità dopo le polemiche sulle nomine «Usl, troppi pedaggi ai partili» «Qui non ci sono le tangenti di Milano» «Ilpri non si dimentichi Del Pennino» Malasanità spendacciona e corrotta: un'immagine confermata dalle indagini sugli appalti truccati in alcuni ospedali torinesi. Ancora una volta nel mirino di tante polemiche c'è l'assessore alla Sanità della Regione, il socialista Eugenio Maccari. Ha il torto d'aver svelato una verità conosciuta da tutti: sono i partiti a decidere ancora le nomine delle Usi. Maccari è già stato sentito tre volte dal pm Vittorio Corsi ed accetta di parlare con un solo vincolo: «Io non posso violare il segreto istruttorio». Ma non risparmia le frecciate. Allora, assessore, conferma? I partiti gestiscono la sanità in Piemonte: una torta da 6500 miliardi Sono in gran parte stipendi e spese fisse, per gli investimenti rimangono 50 miliardi l'anno in edilizia e altrettanti in attrezzature. Anche se qualcuno può pensarlo, qui non si può applicare il teorema di tangentopoli: non ci sono gli appalti con tangenti da uno o due miliardi per volta, come a Milano. Al massimo possiamo assegnare il corrispettivo di 100 metri di metropolitana. Finora l'inchiesta di Corsi ha fatto emergere episodi per pochi milioni. C'è un filone di spesa, quelli che si chiamano beni e servizi, nel quale il «pedaggio» è diffuso verso il basso. Un taglieggiamento nel quale in realtà non sono coinvolti i partiti in prima persona. In questo malcostume, diffuso in tutti gli enti, le nomine politiche non c'entrano. Succede anche nella sanità, ma non si può dire che nelle Usi siano tutti ladri. Come sono stati questi colloqui con Corsi? E' un duro come Di Pietro? Non è mai piacevole sedersi davanti a un magistrato, ma poi ci si fa un po' l'abitudine. Lui faceva domande precise. In 26 anni non ho mai avuto problemi di quel tipo. Mi ha anche chiesto se sono massone. Mi proposero di entrare tanti anni fa a Pinerolo, ina rifiutai. Però i partiti lei li ha tirati in ballo, per quanto riguarda le nomine. E' un meccanismo regolato dalla legge. Sono i Consigli comunali, espressione dei partiti, ad eleggere i sette garanti delle Usi, che a loro volta poi indicano i tre nomi dai quali la giunta sceglie l'amministratore straordinario. I «suggerimenti» su quelle scelte non vengono certo dal mio assessorato: sarebbero guai a non rispettare quei criteri. Ma allora perché i segretari di psi e de, Tigani e Zanetta, negano tutto? Non so. E Chiamparino, segretario pds, dice che loro non c'entrano con la lottizzazione. Voglio ricordargli i nomi che il pds ha chiesto di far eleggere come amministratori straordinari: Walter Vescovi ad Alessandria, Diego Giusti a Tortona e Riccardo Austa a Novi Ligure. L'ha letta l'interrogazione del repubblicano Ferrara? Ho affrontato il problema con il presidente Brizio, che risponderà in Consiglio. Ma al pri vorrei ricordare un certo Del Pennino, inquisito a Milano. Dovrà rimanere tutto come prima? La gente è stanca. Non si possono cancellare i partiti, sono strumento della democrazia. Devono lasciare gli spazi che hanno occupato in modo abusivo per ridare fiato alle istituzioni. E i manager? Certo, sono la soluzione. Ma chi accetta responsabilità di quel tipo per 7 milioni lordi al mese, quando un dirigente nell'industria prende 120 milioni netti l'anno, più benefit e previdenza Inpdai? E poi ci vogliono professionalità precise, che in quei 240 nomi da cui potevamo pescare scarseggiavano. Molti sono pensionati m cerca di un'occupazione. Se Cesare Romiti dovesse gestire le Molinette, dopo sei mesi si troverebbe con l'esaurimento nervoso. Come si fa a gestire con criteri manageriali dipendenti che non possono essere spostati di stanza? Oggi a Vercelli i due infermieri che non hanno risposto alla chiamata notturna sono stati sospesi. Che ne farebbe se avesse poteri su di loro? Non si può mai toccare nessuno, non si può mai arrivare a un licenziamento. Eppure quello è un atto gravissimo. Una omissione da punire. Non vorrei che la commissione di disciplina si riunisca tra sei mesi, quando tutto sarà dimenticato. Gigi Padovani «Il pds non lottizza? Ecco i candidati che ci hanno chiesto di eleggere» «Se Romiti gestisse le Molinette, dopo sei mesi lascerebbe con l'esaurimento» Eugenio Maccari replica alle polemiche: «Amministratori nominati in base alla legge»

Luoghi citati: Alessandria, Milano, Novi Ligure, Piemonte, Pinerolo, Tortona