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La bella addormentata nel bosco di lesolo Secondo i medici soffre di un «disturbo isterico della personalità», con il sonno fugge dal mondo La bella addormentata nel bosco di lesolo Ragazza trovata sotto un pino, si è svegliata dopo tre giorni VENEZIA. Come nella favola, si è addormentata nel bosco. Ma stavolta a risvegliare la bella non sarebbe bastato il bacio di un principe. Il sonno che colpisce Maria Grazia Mazzarin, 22 anni, di Vicenza, ha una spiegazione scientifica: lo chiamano «psicosi da negatività». Un disturbo isterico della personalità, dicono i medici: il soggetto se la prende con qualcuno, anche per futili motivi, e allora stacca i contatti con il mondo. Le è capitato altre 42 volte di cadere in quel sonno profondo e di restare per giorni e giorni su un letto d'ospedale, come una sconosciuta. L'aveva trovata lunedì, alle due di notte, un passante, al Lido di Jesolo, in via Ugo Foscolo, sdraiata nella pineta. Sembrava che riposasse. Il passante ha voluto accertarsi che non stesse male, ma non è riuscito in alcun modo a farle aprire gli occhi: la ragazza era in catalessi, respiro profondo, battito cardiaco regolare, nessun altro segno di vita. Telefonata al pronto soccorso, ambulanza, infermieri, medici: ma nessuna cura è riuscita a recuperarla da quel sopore. E' stata perciò trasferita all'ospedale di San Dona di Piave. Esami clinici, Tac, tutto negativo. Non sono stati riscontrati neppure disturbi neurologici: le funzioni vitali erano a posto. Se la ragazza avesse assunto psicofarmaci, nel giro di ventiquattr'ore avrebbe dato qualche segno di risveglio. Invece, nulla. E' rimasta sconosciuta per due giorni. Poi la polizia di Jesolo è riuscita a darle un nome, decrittando alcuni bigliettini che la ragazza aveva in tasca. E hanno ricostruito la sua vicenda clinica. Poi, ieri, dopo tre lunghi giorni di sonno, Maria Grazia si è risvegliata. Sorridente e rappacificata con il mondo. M. Lodo A PAGINA 12