Per una scollatura, botte da orbi al dancing

Per una scollatura, botte da orbi al dancing Notte di follia a Viù: nel parapiglia coinvolta anche l'orchestra, manette al «dongiovanni» Per una scollatura, botte da orbi al dancing Dopo l'apprezzamento alla dama maxi-rissa con 120protagonisti Maxi-scazzottatura la scorsa notte al termine di una serata danzante al bar «Garden», nel centro di Viù. Come in uno spaghetti-western si sono viste persone volare in strada dalla terrazza del locale e signore in abito di tulle fuggire in preda al panico con le vesti stracciate. Il parapiglia non ha risparmiato neppure i musicisti dell'orchestra di liscio chiamati per divertire i turisti fino all'arrivo dei carabinieri, che hanno arrestato il più rissoso dei clienti. Tutto è cominciato intorno all'una, sull'ampia terrazza all'aperto del «Garden». I sette componenti del gruppo «Re di cuori» concedono un ultimo giro di valzer ai circa 120 avventori, quasi tutti torinesi in villeggiatura. Poi i musicisti cominciano a smontare cavi e microfoni, mentre nell'androne che colle¬ ga il bar alla terrazza Gino Bastanzio, operaio di 38 anni, via Breglio 56 a Torino, indirizza un paio di apprezzamenti pesanti a una signora che aveva notato a causa dell'abito particolarmente scollato. L'uomo ha già bevuto parecchi bicchieri. Pare abbia voglia di menare le mani. Ma l'accompagnatore della donna non reagisce. Bastanzio allora se la prende con un altro cliente seduto a un tavolo: «Ti sei messo a ridere di me». Prende di mira l'uno e l'altro, finché qualcuno risponde alle provocazioni: due amici gli danno manforte, e in pochi istanti volano calci e cazzotti. Nella zuffa viene coinvolta anche una famiglia che sta guadagnando l'uscita. Un paio di uomini volano letteralmente fuori. A spintoni «saltano» oltre la ringhiera della scalinata che separa la terrazza dalla strada. Qualche moglie cerca di tirar Gino Bastanzio, 38 anni, arrestato dai carabinieri dopo la rissa al Garden di Viù. Ha rivolto apprezzamenti pesanti a una signora, poi ha attaccato briga con un cliente ed è successo il finimondo via il marito e si vede strappare un lembo d'abito. Più d'uno si getta nella mischia per difendere un amico. Il povero direttore dell'orchestra, Emilio Adoglio di 69 anni, cerca di riordinare alla svelta gli spartiti per lasciare il locale, ma viene gettato a terra da un gruppetto di persone che travolgono, con lui, gli strumenti musicali. Il sassofono si rompe, un'anfora di terracotta finisce in cocci sulle scale della terrazza. Un passante dà l'allarme ai carabinieri di Viù: «Presto, al Garden si stanno dando botte da orbi». Il locale, in genere, è tranquillo, frequentato da villeggianti di mezz'età, ma gli uomini del brigadiere Tonisi fanno fatica a placare gli animi e chiedono un rinforzo alla compagnia di Venaria, da cui partono due pattuglie d'appoggio. Alla vista delle divise, Gino Bastanzio non si dà per vinto, e comincia a menare colpi anche contro i militari. Finisce in caserma, con un nutrito gruppo di clienti: è stato arrestato per minacce e resistenza a pubblico ufficiale, e denunciato per rissa. Sono stati segnalati all'autorità giudiziaria anche Franco Colosimo, 25 anni, di Viù, e Pierpaolo Tuzzolino, 23 anni, di Torino. [g. fa.] \ ;

Luoghi citati: Torino, Venaria, Viù