Mitchell parte prima e Lewis deve cedere

Mitchell parte prima e Lewis deve cedere ATLETICA Polemiche a Copenaghen per i 100 metri Mitchell parte prima e Lewis deve cedere COPENAGHEN. Risultati buoni ma non eccezionali nella riunione internazionale di atletica a Copenaghen. La gara più emozionante, e anche la più discussa, è stata quella dei 100 metri maschili, dove Dennis Mitchell ha inflitto a Cari Lewis la sua prima sconfitta dopo Barcellona, imponendosi con l'ottimo tempo di 9"92, 3 centesimi in meno del «figlio del vento». La polemica è scoppiata per la partenza giudicata da molti non regolare. Le immagini rallentate, diffuse dai teleschermi dello stadio, hanno infatti evidenziato chiaramente che Mitchell è balzato fuori dai blocchi con un attimo di anticipo rispetto al segnale dello starter. Il pubblico, appena ha preso visione delle immagini, si è messo a fischiare all'indirizzo dei commissari di gara, sottolineando così quella che è sembrata ai più un'ingiustizia ai danni di Cari Lewis. Lo sprinter di Santa Monica, tuttavia, non se l'è presa più di tanto ed ha accettato l'esito della gara. «Non è uno scandalo - ha detto dopo la sconfita patita da Mitchell -, semmai è Katrin Krabbe (la velocista squalificata di recente per doping, ndr) uno scandalo. La falsa partenza è una cosa che può succedere. Comunque credo di aver corso bene ed ero anche convinto di farcela a riprendere Mitchell». Nelle altre gare, ancora un successo sui 400 ostacoli per Kevin Koung, campione olimpico e detentore del record mondiale, ma il suo tempo di ieri (48"57) è il peggiore delle sue ultime apparizioni. Sui 400 metri si è ripetuto il podio olimpico: ha vinto lo statunitense Quincy Watts (44"85), davanti al connazionale Steve Lewis e al keniano Kitur. Nell'alto si è imposto lo statunitense Austin (2,30), nei 400 hs donne la sua connazionale Farmer-Patrick (53"79), negli 800 metri il keniano Nixon Kiprotich in l'45"16: battuto il campione olimpico Tanui. I 5 mila sono andati al keniano Bitok (13'19"26), il miglio all'algerino Morceli (3'51"96), i 200 al namibiano Fredericks (20"21, secondo Marsh), i 200 donne alla Primalova della Csi (21 "93).

Luoghi citati: Barcellona, Copenaghen