Matthaeus: grazie Italia, ma è ora di tornare a casa
Matthaeus: grazie Italia, ma è ora di tornare a casa UN ADDIO ANNUNCIATO Raggiunto ieri l'accordo tra l'Inter e il Bayern Monaco. Sei miliardi vanno a Pellegrini, due al centrocampista tedesco Matthaeus: grazie Italia, ma è ora di tornare a casa «Me ne vado perché ho capito che non c'era più spazio per me in squadra» MILANO. Lothar Matthaeus è passato ufficialmente al Bayern di Monaco, che già oggi lo presenterà alla stampa e ai tifosi. L'accordo è stato raggiunto ieri a Milano tra i massimi dirigenti delle due società che si sono incontrate in casa del presidente dell'Inter, Pellegrini, assistito dall'amministratore delegato Boschi, e dai direttori sportivo Beltrami e amministrativo Lanza. Il Bayern era rappresentato dal presidente Scherer e dai due vicepresidenti Beckenbauer e Rummenigge. All'Inter andranno sei miliardi per il cartellino. Al giocatore, che ha sottoscritto un impegno biennale, la stessa cifra percepita nell'Inter: 2 miliardi a stagione. Per raggiungere l'accordo c'è voluto tutto il pomeriggio: dalle 14 quando è arrivata la delegazione tedesca alle 19 quando i due vice presidenti tedeschi se ne sono andati. Scherer è rimasto più a lungo assieme a Matthaeus, che era arrivato da Crans Montana, dove si trova attualmente con la famiglia, a firmare i contratti e gli altri do¬ cumenti per il trasferimento. «Lascio l'Inter per motivi personali - ha detto Matthaeus - e poi perché non mi identifico più nella formazione messa assieme dà Pellegrini quest'estate. Non vedo spazi per me in questa squadra. Mi spiace andarmene così, con una partenza che sa di fuga, soprattutto per i tifosi con ì quali ho sempre avuto un buon rapporto e che ricorderò sempre con grande affetto. A loro non ho proprio nulla da rimproverare». Matthaeus non ha fatto previsioni sul suo ritorno al calcio: «Incomincio a stare meglio - ha precisato - ma ci vuole ancora tanto tempo prima di riprendere a giocare. Ma non ho fretta: voglio guarire bene per ritornare quello di un tempo». Molto soddisfatti dell'operazione anche i dirigenti tedeschi. «E' stata una buona trattativa ha spiegato Rummenigge - che ha soddisfatto tutti. Durante la discussione non ci sono mai stati rischi di rottura». Nino Sorniani
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