E il nomignolo è già un giallo

«Squidgy» «Squidgy» E il nomignolo è già un giallo «Squidgy», il nomignolo ripetuto con tenera insistenza dall'uomo del telefonino alla misteriosa interlocutrice con la voce spiccicata a quella di Lady D, è un termine affettuoso che designa una cosa soffice, arrendevole, spremibile e stropicciabile. Altrettanto pieghevoli le traduzioni apparse ieri sui quotidiani italiani: nel riportare la notizia della conversazione telefonica sparata in versione integrale dal «Sun», sono stati adoperati i vezzeggiativi più fantasiosi. Fuori strada chi ha usato il «seppiolina», diffuso da un'agenzia e ripreso dal «Secolo XIX»: in inglese il diminutivo di «squid», seppia, corrisponde infatti a «squiddy». Vi è chi ha ripiegato, a senso, su altre due similitudini con animali (dalla superficie carezzatile): il «micetta» scelto dall'«Indipendente» suggerisce intime effusioni, mentre «Repubblica» opta per «uccellino». Salomonica la soluzione del «Corriere della Sera», che scioglie l'enigma con «dolcezza». In realtà l'onomatopeico «squidgy» evoca ima morbidezza teneramente strapazzatile: come quella di una spugna. Un qualcosa di strizzabile, di coccolabile: con un colorito neologismo da amanti, si potrebbe dire «strizzolina». Ma magari anche «morbidina», «coccolina» o perfino «ricciolina». Il primo sinonimo indicato daU'Oxford • Dictionary è «squashy», cioè appunto «strizzabile», e quindi «cedevole»; il Longman dà «soffice». Alla sua «Squidgy», paffutella da sprimacciare, l'uomo del telefonino rivolge premurose domande («Sei stata in chiesa?»), dimostra solidarietà («Mi dispiace che tu abbia passato dei brutti momenti»), dà delicati consigli («Arrabbiati, piuttosto»), e dichiara la propria passione: «Baciami, Squidgy», «Mi manchi, Squidgy», «Squidgy, ti sogno», «Oh, Squidgy, ti amo, ti amo, ti amo». E ancora, febee, a lei che medita di far fessi i familiari col pretesto di una seduta di agopuntura: «Sì, Squidgy, seminali tutti». Non è, a onor del vero, il nomignolo più consueto tra quelli che usano darsi gli innamorati britannici. Uno dei più frequenti è «pumpkin», letteralmente «zucca», indica la «dolce metà». Nell'intercalare amoroso spicca il banale «chicken», pollo, usato indifferentemente da entrambi i sessi, fino al (non si sa se più sarcastico o nazionalistico) «bagpipe», «cornamusa», e a composti iperbolici come «snugglepup», «cucciolo che si struscia». Maria Chiara Bonazzi

Persone citate: Lady D, Longman, Maria Chiara Bonazzi