«Baciami, sognerò di tenerti stretta»

«Baciami, sognerò di tenerti stretta» «Baciami, sognerò di tenerti stretta» E lei: «Sì% ti sto mandando tutto l'amore del rmSsado>> Ecco la seconda parte della telefonata che sta scandalizzando la Gran Bretagna. Lui: Non ti secca, tesoro, che abbia così tanta voglia di parlarti? Lei: (con entusiasmo) Oh no. Lo adoro. Non mi è mai successo prima. Sai, quel maledetto vescovo, gli ho detto... Lui: Come si chiama? Lei: Il vescovo di Norwich. Mi ha detto: «Voglio che lei mi spieghi che cosa dice alla gente malata o moribonda. Come fa?» Lui: Voleva imparare. E' così incapace. Lei: Gli ho detto: «Sono me stessa» Lui: Non sanno che, sotto le apparenze, c'è in te una persona così straordinaria. Lei: E' andato avanti dicendo che non bisogna mai pensare che si fa bene il proprio lavoro. C'è sempre qualcosa da imparare. Io allora gli ho detto: «Bene, se la gente mi conosce, sa che non sono così». Lui: Sì, è proprio vero. Così, l'hai messo in difficoltà? Lei: Beh, sì. Alla fine gli ho det- to: «So che sembra strano, ma ho già vissuto prima». E lui: «Come lo sa?». E io: «Perché sono una creatura antica e saggia». Lui: Oh, tesoro, strizzolina, davvero? Gli hai detto una cosa bellissima. Lei: Proprio bella, eh? Lui: Uno di quegli oroscopi si riferiva a te - ai Cancri che si dedicano a cose meno materialistiche e più spirituali. L'hai visto? Lei: No, non l'ho visto. Al vescovo ho anche detto: «Io capisco la gente che soffre più di quanto lei non immagini». E lui: «Si capisce benissimo da quello che fa per i malati di Aids». E io: «Non solo loro, ma tutti quelli che soffrono. Li annuso a un miglio di distanza». Lui: E il vescovo cos'ha risposto? Lei: E' stato zitto. Ha cambiato argomento, si è messo a parlare di giocattoli. E io ho pensato: vinto! Lui: Splendido. Dovresti farlo più spesso. Come stanno i ragazzi? Lei: Benissimo. Lui: Si divertono? Lei: Sì, almeno così pare. Lui: Bene. Te ne sei occupata, oggi? Lei: Oh no, non proprio... Lui: Hai visto anche lui oggi, a parte il pranzo? Lei: Sì. Siamo usciti per il té. E' tutto così difficile, così complicato. Fa diventare la mia vita un'autentica tortura. Ho deciso. Lui: Dimmi qualcosa di più. Lei: Quello che ci allontana è che io vado fuori e - detesto questa parola - conquisto il mondo. Non voglio dire questo, voglio dire che io vado fuori e faccio la mia parte come so che va fatta e lo lascio indietro. E' questo che vedo accadere. Lui: Ah! Hai parlato, in macchina? Lei: Sì, ma niente di particolare. Lui ha detto che non aveva voglia di uscire alla sera. Lui: C'erano i bambini, con voi? Lei: No. Lui: Davvero? Siete usciti voi due soli? Lei: No, erano dietro di noi. Lui: Oh, strizzolina. Lei: Minmm, Lui: Baciami, ti prego (suono di baci). Lo sai che cosa immaginerò verso mezzanotte: di tenerti stretta stretta. Dovremo rimandare' l'azione di 48 ore. Lei: (ridacchia). Lui: Caspita, spero che Ken non dica di no. " ■< Lei: Dubito che si rifiuterà. Martedì arriverà presto e gli dirò di non fare ritorno martedì sera. Devo partire ed essere di nuovo qui mercoledì a pranzo. Ma ci riuscirò. E qui dirò che vado dall'agopunturista per la mia schiena. Lui: (risata isterica) Sì, Strizzolina, seminali tutti. Lei: Sicuro. Beh, devo andare a dare la buonanotte ai miei piccoli, ti i Lui: Oh, no, tesoro. Non voglio che tu te ne vada. Ancora cinque minuti. Lei: Che cos'hai indosso? Lui: Calzini verdi. Camicia bianca e rosa. Lei: Ma che bello. Lui: E un maglione verde mela scuro scollato a V. Lei: E poi? (ridacchia). Lui: Prova a immaginare. Lei: Quelle marroni (strilla). «Il guaio con mio marito è che io esco conquisto il mondo e lo lascio indietro» IL DIALOGO I DELL'AMORE No, quelle nere. Lui: No, non ho indosso quelle nere, le porto solo col completo. Ho quel paio di Gucci marroni, scamosciate. Quelle che tu detesti. Lei: Non mi piacciono perché è chiarissimo che sono di Gucci. Lui: Nessuno le porta più. Mi piacciono quelle comuni cose italiane che durano un paio d'anni e che poi butto via. Era una specie di dedizione al dovere. Cercavo un'identità quando comperai il mio primo paio di Gucci dodici anni fa. Lei: Perbaccol Lui: A proposito, tesoro: voglio darti dei soldi, voglio che tu esca e vada a spenderli per me. Lei: Sì. Sono un'in tenditrice in quel campo. Ho vestito gente da capo a piedi, ai miei tempi. Lui: Chi? Non troppi, spero. Lei: James Hewitt. L'ho vestito da capo a piedi Mi è costato un bel po'. Lui: Ci credo. Lui non ti ha nemmeno pagato per farlo? Lei: No. Lui: Dio! Stravagante davvero, tesoro... Lei: Beh, sì, sono stravagante, vero? Faccio qualunque cosa per rendere felici gli altri. Lui: No, non devi farlo per questo, tesoro, perché tu rendi già felici gli altri con quello che dai loro.... (la comunicazione si interrompe). Lui: Vuoi che lasci il telefono attaccato? Lei: No, riattaccalo domattina. Lui: Non posso, non posso... Devo darti un'ora per chiamare? Lei: Sì, non ci sarò dalle 9,30 alle 11. Vado in piscina con Fergie. Lui: E ti porti dietro i bambini? Lei: E' possibile. Lui: Ti fa bene. Falli uscire. Ti dà un'enorme forza, averli intorno. Lei: Proprio così. Lui: Portali con te, tesoro, e non avrai da combattere con gli altri. Lei: Ti mando tutto l'amore del mondo. Ci sentiamo domattina. Lui: Bene. Se non mi trovi domattina... Sei impaziente di andare, adesso. Lei: Beh, mi sento in colpa perché non ho sbrigato le mie altre faccende...

Persone citate: Gucci, James Hewitt

Luoghi citati: Gran Bretagna