Dov'è Priamo e il suo tesoro

Dov'è Priamo e il suo tesoro Giallo tra Mosca e Berlino Dov'è Priamo e il suo tesoro OVE è oggi il celebre «tesoro di Priamo», scoperto a Troia nel 1873 da II II Heinrich Schliemann e " I quindi collocato nel museo di preistoria e protostoria di Berlino? Quei gioielli antichi di straordiriaria bellezza, che la moglie del celebre archeologo indossò facendosi riprodurre in una fotografia rimasta famosa, certo non sono più a Berlino, perché furono portati via dai soldati russi nel 1945, al momento della caduta del Reich. E certo raggiunsero, in tutto o in parte, Mosca. Ma poi la storia si complica e si confonde, fino alla scomparsa del «tesoro». E' un vero e proprio giallo internazionale, tra archeologia e politica. Cerchiamo di ricostruirne le fasi, prima di arrivare alla situazione odierna. Un primo documento russo, venuto alla luce lo scorso anno e pubblicato dalla rivista americana Art News, attesta in data 17 giugno 1945 che i soldati sovietici asportarono effettivamente dal Museo di Berlino i gioielli provenienti da Troia e li inviarono per aereo, in tre casse, a Mosca. Un secondo documento russo, scoperto e pubblicato con il primo, attesta in data 9 luglio 1945 l'arrivo a Mosca delle tre casse. Infine un terzo documento russo, reso noto insieme ai precedenti, fornisce in data 1° settembre 1956 un elenco del contenuto delle tre casse, firmato dal curatore del museo Pushkin di Mosca, N. Eliasberg. Ne risulta, anzitutto, che il prezioso materiale fu depositato al Museo Pushkin; inoltre, che si trattava proprio del «tesoro di Priamo»; infine che il contenuto delle casse era lo stesso, come è provato dal confronto con l'inventario conservato al Museo di Berlino. Ora mancano dieci gioielli Ma ecco una prima sgradevole sorpresa, rilevata dall'attuale vicedirettore del Museo di Berlino Klaus Goldmann in un'intervista al nostro periodico Archeo, che sta per essere pubblicata. Il confronto tra l'inventario di Berlino e quello di Mosca indica la mancanza di una decina di gioielli appartenenti al «tesoro» originario. Quando scomparvero, prima o dopo la partenza? E Ìr opera di chi? A questi internativi, per ora, non è possibile pondero. Il fatto più straordinario, però, è che non si riesce a sapere con certezza la collocazione attuale del «tesoro» o di quanto ne resta. A lungo negli anni recenti, secondo quanto dichiara Goldmann, le autorità russe hanno opposto alle incalzanti richieste da parte tedesca l'argomento che occorre attendere un inventario completo prima di poter rispondere. Né è servito a Goldmann recarsi personalmente in Russia e chiedere ai colleghi: nessuno ha saputo dirgli di aver visto il «tesoro» e di conoscerne la collocazione. Nascosto in casse di legno Da ultimo, si è diffusa la voce che il «tesoro» sia stato portato a Zagorsk, una cittadina situata a meno di 100 chilometri da Mosca; e ne è derivato un diffuso allarme. In realtà, non vi è nulla di strano: a Zagorsk ha sede un deposito speciale, che dipende dal Museo Pushkin di Mosca; e sappiamo che in esso si conservano numerose e preziose collezioni, qualcosa come 16 mila oggetti, per lo più capolavori d'arte asportati proprio dal Museo di Berlino. Secondo le informazioni raccolte da Goldmann, i materiali sono chiusi a Zagorsk in casse di legno. Non vi è dunque certezza che si tratti di quelli appartenenti al Museo di preistoria e protostoria, e non di altri provenienti dalle numerosissime collezioni archeologiche di Berlino; ma vi sono ragionevoli probabilità in favore dell'ipotesi che il «tesoro di Priamo», o quanto ne resta, si trovi attualmente a Zagorsk. A ciò che si dice, qualche anno fa i materiali di Zagorsk furono catalogati e copie dei cataloghi illustrati furono distribuite a importanti personaggi; ma non è possibile verificare tali voci, né reperire tali cataloghi. Sicché si resta, per ciò che ne sappiamo, a questo punto; e sembra quasi incredibile che, in tempi di «trasparenza», una questione di tanto rilievo non possa essere sollecitamente chiarita. Il «tesoro di Priamo» è un patrimonio dell'umanità, un bene della cultura universale: speriamo che la pressione della stampa spinga chi può a un chiarimento rapido e completo. Sabatino Moscati Sophia, moglie di Heinrich Schliemann, con i gioielli del tesoro di Priamo

Persone citate: Archeo, Dov'è Priamo, Eliasberg, Heinrich Schliemann, Klaus Goldmann, Pushkin, Sabatino Moscati Sophia