Sceriffo, alla Camera rokkettara e moderata

Sceriffo, alla Camera rokkettara e moderata r IL PALAZZO 1 Sceriffo, alla Camera rokkettara e moderata IZZARRIE nominali, istituzionali, esistenziali. A Montecitorio l'onorevole Questore Anziano ha 38 anni, begli occhi vispi, quattro fili di perle e un pregevole abito estivo blu di Mariella Burani. Chissà come era vestita, l'altra sera, per andare al concerto di Eric Clapton. E chissà che effetto fa, dopo una notte rock, rompersi la testa sui costi della Camera in vista del prossimo (rovente) bilancio. Assieme a due colleghi, il socialista Ciccio Colucci e il de Renzo Patria, che sono anche due vecchie volpi di Montecitorio, questa deputata pidiessina di 38 anni cura il buon andamento dell'amministrazione, vigila sull'applicazione delle norme interne, sovraintende alle spese e al cerimoniale e, come da regolamento, è responsabile dell'ordine pubblico in tutto il Palazzo, Elena Montecchi, deputata del pds, la prima donna-questore nella storia,del.Parlamento rialiano. r Che, appena eletta, s'è perfino trovata nella stanza irfia vera mazfca: rivestitatn raso con nastro tricolore. Pare che l'oggettino sia stato introdotto dall'antico questor3 de Carlo Mole, che ne ha fatto poi dono - graditissimo - ai successori. Ma adesso quella specie di scettro, quel solenne simbolo di potere che più fallico non si potrebbe, è come annullato da una vecchia foto dei Blues Brothers a pochi centimetri di distanza. Tra i due estremi, in solido equilibrio, c'è tutto il personaggio della Montecchi. Che è rokkettara e moderata, prudente con punte temerarie, femminista senza avvitamenti e infine occhettiana anche se molto, molto concreta. E si capisce proprio dal rigore tecnico con il quale spiega le difficoltà di trasformare in giardino un cortile sotto cui c'è una centrale termoelettrica. Oppure dalla cauta freddezza nell'affrontare il tema delle vergogne del Palazzo: sprechi, privilegi, portaborse, I chiusure di casta, finanza I allegra. Non fa proclami, non si lancia in concessioni ad effetto, non si chiama fuori, non si scopre, la donna-questore. Eppure l'impressione è che forse qualcosa di buono potrebbe fare questa ragazza così diversa e al tempo stesso così addentro agli ingranaggi. Un sassolino o una goccia d'olio: beato chi lo capisce. «Né khomeinista, né illuminista» si definisce. Emiliana, piuttosto: erede di una grande tradizione amministrativa. Qualunque cosa le chiedi, prima si concentra. Un colpettino ai capelli e poi ti snocciola una grandinata lessicale di «gestione»,, «responsabilità», «sperimentazione», «efficacia», «risultati». E' di Reggio, cq-^j me la lotti. Ma quando l'ex presidènte della Camera doveva battersi contro il bigottismo rosso e difendersi dai sospetti di Secchia che aveva pensato addirittura di metterle in casa delle microspie, Elena non era neanche nata. Appena è possibile ritorna dal marito. E tra una riunione e l'altra, come tante, riflette «sul disordine della propria vita». Ancora non è chiaro se promuovendola a quell'incarico-parafulmine il partito le abbia fatto un piacere o meno. Così come è presto per dire se votandola, oltretutto più degli altri due colleghi (di qui la singolare qualifica di «anzianità»), i deputati non abbiano per caso innescato un ordigno ad alto potenziale: più che moralizzatore, razionalizzatole. Ma intanto colpisce quell'arietta, molto femminile, tra l'umile e il superiore. E rimangono impressi quei lampi di passionale efficienza che si colgono dietro una striscia sottile di rimmel. Filippo Ceccarelli Bili |

Persone citate: Ciccio Colucci, Elena Montecchi, Eric Clapton, Filippo Ceccarelli Bili, Mariella Burani, Montecchi, Questore Anziano, Renzo Patria, Secchia

Luoghi citati: Reggio