E' una sfida all'italiana

E' una sfida all'italiana Il Gran Premio del Brasile con il maltempo è una lotteria E' una sfida all'italiana Moto, in gioco il Mondiale 125 SAN PAOLO. Il Mondiale di motociclismo, dopo una stagione entusiasmante, giunto al penultimo atto con il Gran Premio del Brasile, è piombato nel caos. Una pista, quella di Interlagos, pericolosa, che i «centauri» non avevano mai frequentato, il maltempo (pioggia, la terra che scende sull'asfalto), incidenti vari, polemiche, un calendario folle che ha portato il «circus» a due ruote alla stretta finale in pieno inverno sudamericano. Così oggi le gare si disputano all'insegna dei dubbi e delle incertezze, con prove ridotte e irregolari, con i piloti che non hanno potuto effettuare una messa a punto adeguata dei loro mezzi. Eppure, già assegnato il casco iridato a Cadalora nella 250, sono ancora in palio due titoli, nella 125 e nella classe regina, la 500. Tre italiani (quattro in teorìa se si considera anche Bruno Casanova, quinto in classifica e sul piano matematico ancora in corsa), possono puntare al successo nelle «quarto di litro». Sono Alessandro Gramigni con l'Aprilia, leader provvisorio, Fausto Gresini e Ezio Gianola, entrambi su Honda. Tre ragazzi con storie diverse, accumunati da un passato remoto e anche da un presente pieni di cadute e di infortuni, di recuperi prodigiosi. Legati anche da una pas- sione enorme per questo sport pieno di rischi. Due sono veterani. Gresini, 31 anni compiuti, è di Imola. Ha già vinto due Mondiali, nel 1985 e nell'87. Era il grande favorito della stagione, ma una serie di problemi lo ha costretto a un lungo inseguimento. Gianola, nato nella culla della Moto Guzzi, a Mandello sul Lario, ha 32 anni ed ha attraversato una serie incredibile di guai che sembravano portarlo ad un ritiro prematuro. Lui ha stretto i denti, ha dimenticato la quarantina di fratture che si è procurato nella lunga carriera e si ripresenta alla ribalta con buone possibilità di centrare finalmente l'obiettivo. Alessandro Gramigni, invece, è un giovane: non ha ancora compiuto 24 anni. Il toscano a quest'ora potrebbe avere già il titolo in mano, se non fosse rimasto vittima di un grave incidente stradale (fu investito dopo un brillante inizio di campionato da una vettura, essendo caduto dalla propria moto nell'uscire dal cancello di casa, e aveva riportato la frattura di perone e tibia). Ma ha saputo riprendersi. E' l'uomo da battere con 110 punti in classifica (Gre- siili 108, Waldmann 106, Gianola 101, Casanova 86). Come si può vedere nella sfida non ci sono solo gli italiani. L'incomodo si chiama Waldmann, è tedesco. Un pilota molto pericoloso per la sua determinazione, che guida una moto ufficiale. E poi a complicare i giochi, buone possibilità di interferenza possono essere date anche allo spagnolo Martinez e al giapponese Ueda che potranno far valere, eventualmente, la loro alleanza con uno o l'altro dei candidati alla vittoria finale. Sono 20 i punti in palio per il primo posto, 15 per il secondo, 12 per il terzo. E poi ci sarà ancora l'ultima gara a Ky alami, in Sud Africa il prossimo 6 settembre. Una vera lotteria. Più facile, anche se fra mille problemi, la difesa di Doohan nella 500. L'australiano rientra in questa occasione dopo oltre due mesi di assenza per un terribile capitombolo. Ma gli basterà un buon piazzamento per respingere l'attacco dell'americano Rayney che lo segue di 22 punti nella graduatoria. Nella 250, infine, solo un'occasione di platonica rivincita fra il campione del mondo Cadalora e i suoi vari rivali, cioè Reggiani, Chili, Bradi e Biaggi. Christian Maos Gramigni, Gresini, il veterano Gianola in lizza per l'iride ma attenzione a Waldmann tedesco guastafeste Alessandro Gramigni, 23 anni, toscano, con l'Aprilia è il leader della classifica iridata Gianola (sotto) trentaduenne pilota comasco della Honda Gresini (sopra) ha già vinto due campionati nell'85 e '87

Luoghi citati: Brasile, Imola, San Paolo, Sud Africa