Juve, una vittoria che è firmata Platt

Juve, una vittoria che è firmata Platt A Torino e Milano una serata di accese sfide che ha anticipato il sapore del grande calcio di settembre Con la Russia la pioggia sveglia i bianconeri Juve, una vittoria che è firmata Platt TORINO. Un successo nel giorno dell'abbraccio della Juve ai suoi tifosi fa sempre piacere, soprattutto se imposto ad un avversario di rango come la Russia. E fa morale. Lo sottoscrivono Kohler, sempre incline ad aiutare i reparti avanzati, e Platt, che costringe Onopko ad una deviazione ininfluente e confessata dallo stesso difensore. Per la Russia è il centrocampista Lediakhov ad andare a bersaglio, quando si è sull' 1 -0. La stagione entra in una fase delicata: tanti impegni alle spalle e altrettanti davanti, e tutto a due settimane dall'inizio del campionato. Forse ci sono di mezzo anche i fusi orari da rimettere a posto dopo la trasferta in Giappone, fatto è che la Juventus più che aggredire aspetta, un adeguarsi guardingo ai ritmi e al palleggio dell'avversario. Si ha la sensazione che tanta gente abbia bisogno di ristorarsi nella sera afosa. Entrano di rado in scena Roberto Baggio e Vialli, sembrano giocatori lontanissimi dall'amichevole di Tokyo... Ma ci sono attenuanti: il fantasista rimedia una contusione ad un piede, Gianluca è massaggiato con le cattive da Onopko e poi ammette di essere in ritardo all'appuntamento con la forma. Nel primo tempo ha difficoltà Conte, mentre Platt conferma la predisposizione ad essere ovunque, ma per alzare il tono delle iniziative aspetta l'86', quando calcia a rete con successo. Tutta la squadra appare frenata, non si registrano quegli inserimenti sulle zone laterali che tanto piacciono a Trapattoni. Diverse ombre, dunque, soprattutto nel primo tempo, anche per la capacità nel palleggio dei russi. La Juventus si affida perciò soprattutto alle iniziative di Di Canio, spesso trasgressivo, un nomade che girovaga in ogni dove ma che riesce a creare più di una difficoltà alla difesa avversaria. Dopo che Rampulla (7') rimedia in uscita sul tornante Karpin, Di Canio si esibisce in insistenti e spettacolari dribbling, la gente si diverte quando lui ha la palla fra i piedi. Ed è sempre l'ex laziale sugli scudi: all'8' scambia con Casiraghi, si presenta davanti a Cherchezov e fallisce l'opportunità ghiotta. Il calcio vive anche di paradossi, quando la partita sembra addormentarsi, il risultato si schioda. E' la Juventus ad andare in vantaggio con Kohler, che al 14' si sgancia dalle retrovie per raccogliere, con ottima scelta di tempo, il pallone fatto- gli spiovere da Roberto Baggio. Che uscirà al 37', colpito ad un tallone. Entrerà Giacobbe-. La Russia tesse trame eleganti e fitte con Dobrowolski, Popov e Lediakhov per scattare in verticale con Karpin e Radchenko. La difesa della Juventus se la cava molto bene anche perché con Julio Cesar e Kohler Kohler di testa, Rampulla subisce la rete da 30 metri, l'inglese decide In tuffo, di testa, Kohler anticipa la difesa russa e porta in vantaggio la J uve. Accanto al titolo, Di Canio, migliore bianconero non si scherza. Dopo che l'arbitro Punì lascia correre due o tre interventi fallosi di Onopko su Vialli e Casiraghi, è la Russia ad andare a segno. Lo fa con un tiro secco e preciso di Lediakhov al 23': Rampulla si accorge del perìcolo quando la palla è in rete. Punì si fa ancora notare non vedendo un vistoso rigore ai danni di Vialli. La formula sperimentata dal Trap ieri sera (fuori Moeller per dar spazio a Julio Cesar essendo indisponibile Carrera) va rivista. E non è responsabilità di Casiraghi, né di Vialli o Roberto Baggio, non di Platt o Conte. Il discorso è globale, ed è per questo che la squadra andrà analizzata quando il duro lavoro svolto darà i frutti. In certe situazioni, camminare invece che correre fa parte del dosaggio di energie: lunedi c'è il match con gli Usa e giovedì la Coppitalia. Nella ripresa si scatena il diluvia. E al fresco va meglio Vialli, che lotta su ogni palla e al 58' costringe Cherchezov ad una fortunosa parata. Ma tutta la Juve sembra rivitalizzata. Buon fondo non mente. Reggono Julio Cesar (molto bravo) e Kohler. Il palleggio dei russi addormenta il match, la Juventus non riesce a cavare la giocata decisiva. Di Canio esce, Ravanelli svaria agli angoli del campo. Rampulla devia al 71' un tentativo del solito Lediakhov. Ravanelli «torna» per aiutare il centrocampo, ed è lodevole l'ostinatezza con cui alleggerisce il lavoro di Vialli. Ma all'86' è Platt a tirare fuori dal cilindro la giocata vincente. Complice Onopko. Angelo Caroli Juventus: Rampulla, Torricelli, D.Baggio, Conte, Kohler, J.Cesar, Di Canio (63' Ravanelli), Platt, Vialli, R.Baggio (7' Giacobbo), Casiraghi. Russia: Cherchezov, Khleztov, Onopko, Popov (85' Mokh), Chernychov, Lediakhov, Kolotvkin, Karpin, Radchenko, Dobrowolski, Tetradze. Arbitro: Puhl. Reti: 14' Kohler, 23' Lediakhov, Onopko (autorete) 86'. Ammoniti: Khletzov, Kolotovkin, Karpin, Dobrovolski. Spettatori: 10.000. Roberto Baggio, infortunato, è uscito alla fine del primo tempo