Nel cingolato muoiono due soldati

Nel cingolato muoiono due soldati Sott'accusa le «patenti facili» per i mezzi militari, aperta un'inchiesta giudiziaria Nel cingolato muoiono due soldati Drammatico incidente nelpoligono di Viterbo ROMA. Tragedia in caserma vicino a Viterbo. Due militari di leva sono morti ieri, a causa del ribaltamento di un cingolato «MI06» all'interno del poligono di Monte Romano, un'area che si estende per oltre 40 ettari nei pressi della caserma del battaglione logistico dei Granatieri di Sardegna. Le vittime dell'incidente sono l'allievo ufficiale Simone Fratarcangeli, 21 anni, che stava per ottenere la nomina a sottotenente al termine del corso, e il soldato Vincenzo Stanzione, 19. Fratarcangeli, che era il capocarro, era originario di Cecchina, una frazione di Albano, alla base dei Castelli Romani. Aveva iniziato il servizio militare il 9 aprile scorso, era iscritto alla facoltà di ingegneria elettronica dell'Università di Roma. La zia paterna di Fratarcangeli ha detto che il nipote era amico di Vincenzo Stanzione, che tempo fa aveva condotto a pranzo dai genitori in una domenica di permesso dal servizio. Stanzione, originario di Nocera Inferiore (Napoli) era il pilota del mezzo. I due militari prestavano servizio nella settima compagnia della Scuola di fanteria e cavalleria di Cesano ed erano nel poligono di Monte Romano per una esercitazione. L'incidente è accaduto alle 14,15 mentre il cingolato, sul quale si trovavano solo i due militari, che appartengono al nono battaglione corazzato «Butera», percorreva una strada asfaltata. Sul luogo dell'incidente sono accorsi anche i vigili del fuoco di Viterbo e il sostituto procuratore di turno, che ha aperto l'inchiesta. Oltre a quella della magistratura, è stata aperta un'inchiesta anche dall'autorità mi¬ litare in collaborazione con i carabinieri di Ronciglione. Il presidente dell'Associazione genitori dei soldati in servizio obbligatorio di leva (Angesol), in riferimento all'incidente denuncia - con un comunicato della stessa associazione - che «con troppa irresponsabilità» si affidano ai giovani di leva mezzi cingolati e si concedono «patenti facili con corsi accelerati». Dal canto suo, Falco Accame, presidente dell'Associazione dei familiari dei militari morti in servizio, sollecita il ministro della Difesa a riferire «con la massima urgenza» alle commissioni Difesa di Camera e Senato su tutti i casi di incidenti che si sono verificati negli ultimi dieci anni «anche per trarne nuove normative che consentano maggior sicurezza nell'impiego» dei mezzi e «che portino eventualmente anche ad una revisione strutturale dei mezzi». [Ansa] Un cingolato in dotazione all'Esercito

Persone citate: Cesano, Falco Accame, Fratarcangeli, Simone Fratarcangeli, Stanzione, Vincenzo Stanzione

Luoghi citati: Monte Romano, Napoli, Nocera Inferiore, Roma, Ronciglione, Sardegna, Viterbo