L'Anonima al servizio delle tangenti

L'Anonima al servizio delle tangenti >f Sgominata la «Cupola» degli appalti, quindici arresti, tra cui ex sindaco ed ex assessori de L'Anonima al servizio delle tangenti A Bovalino, sequestrato chi si rifiutava di pagare REQGIQ CALABRIA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE C'è una nuova via nei sequestri di persona, che passa attraverso il sistema degli appalti e delle tangenti. L'Anonima che agisce su commissione, per punire chi non ci sta, chi si rifiuta di pagare. 0 che sgarra. Il velo Tha aperto un'mdagine avviata dalla procura di Locri, che ha portato all'arresto di quindici persone e ha fatto scoprire l'esistenza, a Bovalino (uno dei centri della Calabria dove il rapimento è una triste consuetudine) di un comitato d'affari composto da amministratori, industriali e mafia. Questo comitato controllava in pratica tutti gli appalti municipali. E quando gli industriali non rispettavano le regole del gioco, l'Anonima entrava in azione compiendo i sequestri a scopo punitivo e «persuasivo». «Siamo giunti in una fase importante; comunque siamo sulla buona strada»: ha dichiarato ieri mattina uno dei principali inquirenti dopo gli arresti di 15 persone, quasi tutte insospettabili, compiuti nella notte in esecuzione di un pròwedimento restrittivo emesso dal giudice per le indagini preliminari di Locri Bombardieri. Gli arresti sono stati eseguiti dalla Mobile di Reggio che per quasi un anno ha svolto indagini presso il Comune di Bovalino, un centro di 8000 abitanti con varie attività commerciali ma soprattutto noto per una serie preoccupante di sequestri. Le indagini - come ha dichiarato il questore di Reggio Aldo Gianni - hanno preso le mosse proprio da un sequestro: quello dell'imprenditore Domenico Gallo, avvenuto il 12 settembre dello scorso anno e concluso dopo qualche settimana in circostanze non ancora chiarite. Del sequestro vennero sospettati quattro giovani appartenenti ad uii'ó^dèi clan più pericolo's'i della vicina San Luca, quello dei Giorgi: Giovanni e Sebastiano, 25 e 28 anni subito arrestati e, Antonio e Domenico ancora oggi irreperibili. Ma quella che in un primo tempo era apparsa come una triste e ripetitiva azione della mafia locale, risultò invece conseguenza di un gioco di appalti truccati non portato a termine. Fu accertato, infatti, che Gallo e il fratello Vincenzo in pochi anni avevano acquisito consistenti capitali grazie ad opere pubbliche commissionate dal Comune, tra cui anche la realizzazione della sede municipale per un importo di 3 miliardi. Spulciando documenti ed atti deliberativi, gli inquirenti alla fine hanno scoperto che in almeno 30 delle 51 gare fatte in cinque anni dal Comune, sarebbero state compiute varie illegalità. In pratica l'aggiudicazione delle gare sarebbe stata pilotata e quindi gli appalti sono stati affidati sempre alle stesse ditte. Il meccanismo era semplice: al momento dell'apertura delle buste veniva modificata la percentuale del ribasso, il più delle volte addirittura manualmente su un testo dattiloscritto. «Il quadro generale della situazione veniva aggravato - ha detto ancora il questore Aldo Gianni - da intrecci familiari tra imprenditori e pubblici amministratori e da una serie di rapporti di amicizia». «Rapporti» ed «amicizia» che per il magistrato si configurano in reati di associazione per delinquere finalizzata a commissione di vari reati quali truffa, falso e turbativa d'asta. E così in manette sono finiti l'ex sindaco di Bovalino (dal 1985 al '91), Tommaso Mittica, 44 anni, democristiano; gli ex assessori, pure democristiani, Giuseppe Blefari, 43 anni (di professione risulta sovrintendente ai Beni archeologici) e Domenico Pignataro; e poi ancora l'ex segretario comunale di Bovalino Luigi Mandarano (ora responsabile a Siderno) e quello attuale Bruno Richichi. E infine gli imprenditori Bruno Strati, Agostino De Pascale, Giuseppe Romano, Giovanni Labate, Giuseppe Carpentieri, Rocco Carlo Archine, Vincenzo Zappia, Nicola Chiné e Vincenzo Gallo, fratello questi dell'imprenditore sequestrato. A Vercelli è stato arrestato l'imprenditore Raffaele Ceravolo, 52 armi. Un'altra persona - Domenico Gallo, 27 anni, figlio di Vincenzo è irreperibile, mentre per Chiné e De Pascale il magistrato ha disposto gli arresti domiciliari a causa dell'età. Si è saputo che le indagini riguardano anche vari altri sequestri avvenuti a Bovalino, tra cui quello del medico Agostino De Pascale, 35 anni, rapito il 20 dicembre 1990 e liberato il 17 aprile successivo senza il pagamento di riscatto. Una delle persone arrestate è proprio lo zio omonimo del sequestrato e da qui l'ipotesi, degli inquirenti non confermata ma non smentita, che alla base di alcuni sequestri, poi risoltisi positivamente e pare senza il versamento di alcun prezzo, ci fossero le promesse non mantenute sulle spartizioni degli appalti tra amministratori ed imprenditori, con la benedizione della 'ndrangheta. Enzo Lagarà La pista scoperta grazie alle indagini sugli ultimi due misteriosi rapimenti di imprenditori avvenuti nel Comune della Locride Rastrellamenti dei carabinieri in Aspromonte dopo un sequestro di persona >f