Peso molecolare arma vincente

Peso molecolare, arma vincente ESTRATTI DI PLACENTA Peso molecolare, arma vincente Quando è ridotto, evita allergie e intolleranze SINO a ieri, era la sintesi chimica che forniva molecole per lo studio delle varie malattie. Trattandosi però di molecole estranee all'organismo, sovente era difficile stabilire i rapporti fra dose utile e dose tossica. Gli effetti collaterali di un farmaco a volte compaiono subito (esempio: gli antireumatici possono provocare disturbi gastrici in soggetti predisposti), a volte compaiono dopo anni (esempio: il talidomide, un antinausea oggi non più in commercio, ha provocato delle malformazioni nei feti). Oggi la farmacologia batte una strada diversa, tendendo a potenziare le risorse dell'organismo (endofarmacologia) e a studiare farmaci compatibili con i sistemi biologici dell'organismo. Un'applicazione di questo nuovo indirizzo è l'impiego di sostanze naturali di origine proteica, con peso molecolare compreso fra 30.000 e 300.000 Dalton, ottenute dalla placenta umana (dopo frazionamento, isolamento e purificazione). Queste sostanze si sono dimostrate capaci di stimolare la liberazione endogena di sostanze neurotrofiche: in altre parole, stimolano i nervi periferici a produrre il fattore di crescita nervoso. L'Ngf (Nerve Growth Factor) isolato da Rita Levi Montalcini non può ancora essere utilizzato a causa del suo elevato peso molecolare (essendo una sostanza proteica, può scatenare allergie e intolleranze). Invece le sostanze proteiche di natura placentare (con un peso molecolare ridotto) sono ben tollerate e migliorano la funzione motoria e sensitiva nelle persone colpite da neuropatia periferica. La somministrazione dell'estratto placentare provoca un ristabilimento della guaina mielinica (il rivestimento che protegge la fibra nervosa) e il ripristino degli ergimi e delle sostanze indispensabili per il funzionamento dell'assone (la fibra nervosa vera e propria). Il campo di applicazione è vastissimo. Sono numerose le persone che soffrono di formicolìi, diminuzione della sensibilità e della forza muscolare, dolori diffusi alle braccia e alle gambe simili alle punture di spillo, soprattutto nel corso della notte. Comunemente la causa viene attribuita al «colpo d'aria fredda», a una forma reumatica. In realtà, può darsi che sia¬ no colpite le fibre nervose che conducono la sensibilità e consentono l'attività motoria. Le cause possono essere diverse: sostanze tossiche presenti nell'ambiente (gas, sostanze chimiche, fumo di sigaretta), traumi subiti nel corso di incidenti stradali o di attività sportive, eccessive dosi di alcolici, forme artrosiche, diabete non compensato da una dieta equilibrata o dalla somministrazione corretta di insulina (neuropatia diabetica). Per curare le neuropatie periferiche ovviamente bisogna innanzitutto curare la malattia di base o eliminare la sostanza tossica responsabile dei disturbi provocati, quindi controllare i sintomi dolorosi e ripristinare i danni alla fibra nervosa. Renzo Pollati

Persone citate: Dalton, Factor, Renzo Pollati, Rita Levi Montalcini