Wondi ha ragione non copiò

Wonder ha ragione non copiò «Donna in rosso» Wonder ha ragione non copiò LOS ANGELES. Stevie Wonder non ha copiato «I Just Called To Say I Love You». Lo ha deciso la corte di Los Angeles, dopo un dibattimento durato all'infinito: da anni sulla famosissima canzone, composta negli Anni 70, gravava l'accusa di plagio da parte di un compositore californiano, Lloyd Chiate, il quale sosteneva che il grande artista non vedente aveva ascoltato il brano, facendolo suo, da un fratellastro che gli aveva cantato «Hello It's Me, I Just Called To Say», scritta dallo stesso Chiate e da Lee Garret, un amico d'infanzia di Wonder. I giurati di Los Angeles hanno stabilito che le due canzoni non sono sostanzialmente simili, e che perciò Wonder non ha copiato. E' questa l'unica accusa di plagio mai capitata sulla testa del quarantatreenne artista del Michigan, cieco dalla nascita, entrato nel mondo della musica all'età di dieci anni e da sempre considerato un talento prodigioso anche se discontinuo. «I Just Called To Say I Love You», di melodia accattivante e semplicissima, è una delle sue canzoni più conosciute, cantata in tutto il mondo; ma assai famose sono anche «Superstition», il primo hit che lo lanciò definitivamente nel '72, durante un tour con i Rolling Stones: a quell'epoca cantava anche un'altra canzone poi diventata molto popolare, «You Are The Sunshine Of My Life». Negli ultimi anni, la sua produzione e il successo hanno segnato il passo: l'ultimo disco è stato scritto nel 1991 come colonna sonora del film di Spike Lee, «Jungle Fever». Negli Stati Uniti è un periodo di grande lavoro per i giudici a proposito di accuse di plagio e di mancato pagamento di royalties: è ancora di ieri la notizia che i 2 Live Crew (un gruppo rap famosissimo in Usa e pluricondannato per aver lanciato l'ondata di parolacce e doppi sensi nella cultura hip hop) sono stati condannati per aver violato il copyright di una canzone del defunto Roy Orbison, «Pretty Woman», registrandone in disco una parodia. Se questa tendenza prendesse piede in Italia, ben pochi nel mondo della musica demenziale riuscirebbero a salvarsi. StevieWonder

Persone citate: Crew, Jungle, Lloyd Chiate, Pretty, Roy Orbison, Spike Lee, Stevie Wonder, Woman

Luoghi citati: Italia, Los Angeles, Michigan, Stati Uniti, Usa