Palmi, giudice all'attacco

Palmi, giudice all'attacco Palmi, giudice all'attacco «Più che le cosche mafiose noi temiamo le istituzioni» ROMA. «La polemica serve soltanto alla mafia, non siamo assolutamente dei protagonisti, siamo soltanto dei giudici che cercano di fare il loro dovere; dei giudici che, però, si difendono più dalle istituzioni che dalla mafia. Temiamo più le istituzioni che la mafia, perché praticamente non c'è iniziativa giudiziaria a Palmi che non sia stata caratterizzata da insolvenze, intolleranze, isolamenti, attacchi istituzionali». E'quanto afferma in un'intervista al Tg3 dalla Sardegna, dov'è in vacanza, il sostituto procuratore della Repubblica di Palmi Francesco Neri, uno dei più stretti collaboratori del procuratore Agostino Cordova, candidato alla Superprocura e al centro di contrasti polemici con il ministro di Grazia e Giustizia Martelli. «Qui non c'è polemica - dice Néri - qui c'è un altro attacco alla magistratura palmese; attacchi che noi abbiamo subito sempre e che mi pare ricordino gli stessi attacchi che subì anche lo stesso Falcone quando non fu mandato all'ufficio istruzione di Palermo e che oggi si ripetono per non mandare Cordova alla Superprocura». Per Neri si tratta di un'opera di delegittimazione «che espone a maggior rischio chi è impegnato in avamposti come Palmi e che serve soltanto a far credere alla gente che il nostro operato è sbagliato, e questo è molto grave». [Agi]

Persone citate: Agostino Cordova, Cordova, Falcone, Francesco Neri, Palmi

Luoghi citati: Palmi, Roma, Sardegna