IL RAGAZZO DELLA KALSA

IL RAGAZZO DELLA KALSA RICORDO DI BORSELLINO IL RAGAZZO DELLA KALSA RINGRAZIO chi ha pensato a ricordare, con questa Messa, il trigesimo della morte di Paolo Borsellino e degli agenti di scorta, e quanti hanno voluto prendervi parte. In questo momento, in una chiesetta della Ciociaria, a Ferentino, i familiari ed alcuni tra i migliori amici di Paolo stanno assistendo ad un identico rito, con la nostra stessa commozione. Avrei voluto anch'io essere tra loro, ma ne sono stato sconsigliato da motivi di sicurezza. Ed allora ho pensato che la sede migliore per ricordare Paolo, il sacrificio suo e della sua scorta, fosse questa chiesa, dove ancora aleggia il grande spirito di Padre Balducci e risuona l'eco delle sue alate parole, che erano sempre insegnamento di fede, di amore e di giustizia. E proprio a questi tre ideali Paolo ha dedicato l'intera sua vita, purtroppo breve. Poco si è scritto e parlato della pienezza e del fervore con cui Paolo ha vissuto il suo rapporto con la fede. Era un aspetto fondamentale della sua personalità e della sua vita: mai ostentato, noto soltanto ai familiari ed ai più intimi amici. Una fede totale, fatta di amore per il prossimo, amore per la famiglia, serenità interiore e, negli ultimi tempi, vocazione consapevole al sacrificio, annunciato ed atteso. E quella sua meravigliosa capacità di donarsi e di donare: non credo esista una sola persona che non sia uscita interiormente arricchita dal contatto Antonino Caponnetto CONTINUA A PAGINA 8 PRIMA COLONNA Pubblichiamo la «lettura» fatta ieri dal giudice Caponnetto a San Domenico di Fiesole, durante la Messa di trigesima in memoria di Paolo Borsellino e della sua scorta.

Persone citate: Antonino Caponnetto, Caponnetto, Padre Balducci, Paolo Borsellino

Luoghi citati: Ferentino, San Domenico Di Fiesole