Stangata miliardaria per il nuoto ungherese

Stangata miliardaria per il nuoto ungherese Dopo i trionfi ottenuti a Barcellona Stangata miliardaria per il nuoto ungherese // manager di Egerszegi e Darnyi sparisce con i soldi della squadra BUDAPEST. Gyorgy Zempleny, il «mecenate» della Nazionale ungherese di nuoto che ha contribuito in modo decisivo al successo degli atleti magiari nelle recenti Olimpiadi di Barcellona, è ricercato dalla polizia del suo Paese per aver fatto sparire qualcosa come sette miliardi di lire. Sospettato di peculato, Zempleny non ha fatto ritorno dalla Spagna, dove si era recato per seguire i «suoi» nuotatori impegnati ai Giochi, e secondo quanto scrive il quotidiano Nepszabadsag di Budapest è «uccel di bosco, attivamente ricercato dalla polizia ungherese che ha messo in moto anche l'Interpol». Zempleny avrebbe con sé una somma in denaro pari " a 500 milioni di fiorini, aH'incirca sette miliardi. Già a Barcellona la figura e il ruolo di quello che era considerato il benefattore dei nuotatori ungheresi avevano destato non poca curiosità. Zempleny, che è anche il direttore dell'agenzia di viaggi organizzatrice della trasferta spagnola della squadra magiara, è stato il personaggio determinante nel recente salto di qualità dei nuotatori ungheresi. La sua sembra una storia d'altri tempi. Rientrato a Budapest dagli Stati Uniti, dove era emigrato ed aveva fatto fortuna grazie ad alcune indovinate attività imprenditoriali, Zempleny, appassionato di nuoto e amico dell'allenatore nazionale Tamas Szechi, decide di diventare il manager-anfitrione dei nuotatori, alle prese con difficoltà finanziarie notevoli. Adotta ad esempio Norbert Rozsa, campione della rana, e suo fratello, che sono orfani, poi si prende cura anche della stella Ksistina Egerszegi, dando un lavoro al padre disoccupato. Le trasferte della Nazionale La Egerszegi, tr e ori ai Giochi di nuoto ungherese, spesso al limite dell'avventura, su pullman sgangherati e mezzi di fortuna, diventano improvvisamente lussuose e comode spedizioni con l'obiettivo preciso di mietere medaglie in tutto il mondo. Basta quindi con le pensioncine a conduzione familiare, ora si dorme in alberghi a quattro stelle, con Zempleny impegnato in prima persona a curare tutti i particolari: camere orientate a occidente perché l'alba non disturbi il sonno degli atleti, letti con la testiera a Nord-Ovest, come le mummie delle piramidi egizie, per evitare l'incompatibilità con il campo magnetico terrestre, confort e optionals di ogni enere. ?La cosa si ripete anche a S&WSJtana, dove i nuotatori magiari vivono non al villaggio olimpico, insieme con tutti (o quasi) gli altri atleti, ma in freschi e silenziosi hotel di lusso. La passione e i soldi di Zempleny contribuiscono così al successo olimpico del nuoto ungherese, che senza staffette e soltanto con poche ma grandi individualità arriva a cinque medaglie d'oro, una più di Seul (successi della Egerszegi nei 400 misti, 100 e 200 dorso, di Darnyi nei 200 e 400 misti), e altre quattro medaglie (con Rozsa, Czene e la Szabo). Adesso, però, ecco la misteriosa fuga dell'anfitrione Zempleny, che rischia di compromettere il futuro agonistico dei nuotatori ungheresi. Anche perché, se la stella Egerszegi potrà risplendere ancora per anni, il mitico Darnyi pare invece in fase calante. E intanto dagli altri Paesi la spinta sempre più forte verso il professionismo affida agli sponsor un ruolo ormai decisivo. Che stavolta l'anfitrione abbia voluto beneficiare se stesso? [c. p.) pcocgstopSi gapcs La Egerszegi, tre ori ai Giochi

Persone citate: Darnyi, Szabo, Tamas

Luoghi citati: Barcellona, Budapest, Spagna, Stati Uniti