Batterie serbe contro un Hercules inglese

Batterie serbe contro un Hercules inglese EX JUGOSLAVIA Londra invia in Bosnia 1800 soldati. I Paesi musulmani chiedono una seduta speciale dell'Assemblea Onu Batterie serbe contro un Hercules inglese EH nuovo chiuso l'aeroporto di Sarajevo, bloccatigli aiuti ZAGABRIA. Mentre Londra annuncia l'invio di 1800 soldati per la protezione dei convogli dell'Onu, l'aeroporto di Sarajevo è stato ieri nuovamente chiuso ai voli dopo che un aereo militare britannico che stava decollando è stato sul punto di venire «centrato» da una postazione d'artiglieria. L'incidente è il più grave che si sia registrato da quando la scorsa settimana il Consiglio di sicurezza dell'Orni ha autorizzato il ricorso alla forza per garantire la consegna di aiuti umanitari in Bosnia-Erzegovina. La sospensione del ponte-aereo da tempo in corso per trasportare a Sarajevo alimentari e medicinali, ha avuto luogo mentre un convoglio di bambini lasciava, la capitale sotto i colpi dei cecchini. Per oggi, è in programma la partenza da Belgrado di un convoglio di aiuti diretto a Sarajevo e Gorazde. L'aereo militare britannico che è stato minacciato da una postazione d'artiglieria situata sulle colline vicine all'aeroporto, era un Hercules C-130, si è appreso di rimbalzo da Londra e dalla Nazioni Unite a New York. Secondo fonti americane, una sofisticata apparecchiatura a bordo dell'Hercules avrebbe consentito di stabilire che l'aereo stava per essere attaccato da una postazione, pare serba, che aveva già azionato uno speciale radar. Non è confermato invece che contro l'aereo sia stata anche aperto il fuoco. Quanto alla pos¬ sibilità di identificare chi ha sparato, di recente il comandante in capo dei Caschi Blu, gen. Satisfa. Nambiar, ha detto - in una intervista rilasciata a Belgrado - che la forza di pace Ucraina di stanza all'aeroporto di Sarajevo era stata dotata di speciali strumenti per questo fine. L'Hercules britannico ha ri¬ schiato di essere abbattuto mentre nel centro di Sarajevo si stava spegnendo un incendio protrattosi per tutta la notte e mentre dalla capitale bosniaca partiva un convoglio con a bordo 960 bambini e donne. L'incendio era cominciato l'altro ieri sera, quando una serie di proiettili di mortaio aveva colpito l'albergo Euro¬ pa. Dall'Hotel è stato possibile evacuare circa 700 tra bambini e donne che vi erano rifugiati. Ma i proiettili e le fiamme - propagatesi per buona parte del quartiere musulmano di Basharsha - hanno causato cinque morti e parecchi feriti. Non tutti i profughi che alloggiavano nell'albergo lo hanno abbandonato, alcuni, che non sapevano dove andare, sono rimasti nell'edificio in rovina. . Il convoglio partito attorno a mezzogiorno (sette autobus e 17 automobili) è stato fatto segno ai colpi di cecchini che, stando all'agenzia dei nazionalisti serbi «Srna», avrebbero anche ferito una persona, un adulto. Gli evacuati, in maggioranza serbi e musulmani di famiglie miste, sono attesi per domani a Belgrado. I 47 Paesi della Conferenza islamica vogliono che l'assemblea generale dei 179 membri dell'Orni dedichi una «sessione speciale» alla crisi in Bosnia-Erzegovina. Una intesa per una richiesta in tal senso è stata raggiunta l'altro ieri sera in una riunione fra gli ambasciatori all'Onu dei Paesi islamici. [Ansa]

Persone citate: Nambiar, Srna