RELIGIONE LA LIBERTA' DEI MENO di Alessandro Galante Garrone

RELIGIONE LA LIBERTA' DEI MENO LA MESSA A SCUOLA RELIGIONE LA LIBERTA' DEI MENO PIÙ' passano gli anni, e più Francesco Ruffini - il primo dei «miei maggiori», l'amato maestro all'università di Torino - ci appare il più strenuo campione della libertà religiosa. Quel che ancora oggi ci colpisce, nelle pagine di questo intrepido liberale di antico stampo, è la loro sorprendente attualità. A chi gli rimproverava di far come Voltaire, che aveva aspettato di esser vecchio per esercitare il «vecchissimo» diritto di libertà, replicava: «Vecchia non si può dire mai un'idea simile, finché le condizioni pratiche di un popolo sono in così stridente contraddizione con essa, come erano quelle della Francia ai tempi del Voltaire». A questo lucido e perentorio giudizio egli era giunto non solo come giurista, ma come storico. Bellissima è la sua raffigurazione di quella libertà, scaturita dalle sanguinose e vane guerre di religione come lo sprizzare della scintilla dall'urto di due dure pietre. Ma più ancora aveva a ciò contribuito il suo indomito e coraggioso impulso di libero cittadino. (Tutto ciò splendidamente appare dalla recentissima ristampa delle due sue classiche opere sulla libertà religiosa come idea nella storia e come diritto pubblico subiettivo, arricchite dalle pagine introduttive di Arturo Carlo Jemolo, Francesco Margiotta Broglio e^ Silvio Ferrari; la prima editacela Feltrinelli, la seconda da II Mulino). Quel che oggi risulta inconfutabile è che, prima dell'avvento del fascismo al potere, Ruffini aveva sempre considerato la libertà religiosa come un bene ormai pacificamente acquisito dal nostro Paese. Solo di fronte alle prime leggi liberticide del 1923, e alle discriminazioni introdotte dal regime in danno dei culti non cattolici, egli si convinse che la libertà religiosa, per essere intesa e riconosciuta nella sua pienezza, andava vista in stretta correlazione con l'altro grande principio della eguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge. Il suo pensiero si andò così precisando nel senso che, se era ammissibile un diverso trattamento delle Chiese sul piano istituzio- Alessandro Galante Garrone CONTINUA A PAGINA 2 PRIMA COLONNA

Persone citate: Arturo Carlo Jemolo, Francesco Margiotta Broglio, Francesco Ruffini, Ruffini, Silvio Ferrari

Luoghi citati: Francia, Torino