Ucciso mentre culla la figlia

Ucciso mentre culla la figlia Due morti sulla Lucca-Viareggio, travolti nell'area di sosta Ucciso mentre culla la figlia Erario fertni in autostrada perché la bimba non riusciva a prendere sonno Vittime di un'auto che ha sbandato ed ha invaso la zona di parcheggio riBfii LUCCA. Forse un colpo di sonno, sicuramente una maledetta fretta di raggiungere il posto di lavoro dove era atteso per le sette e un quarto. Erano soltanto le sei, ancora poche decine di chilometri e Salvatore Colao, 22 anni, sottufficiale della Marina militare di stanza a La Spezia, ce l'avrebbe fatta ad arrivare in tempo. Invece ora è ricoverato in coma all'ospedale di Lucca e non sa che due persone hanno perso la vita nello schianto improvviso della sua auto contro i loro corpi. Un giovane padre che culla la sua bambina, appoggiato al portellone. di una Volvo station wagon su una piazzola della bretella Lucca-Viareggio. E' questa l'ultima immagine di una famiglia felice in viaggio verso le vacanze. Poi la tragedia. Salvatore Colao, alla guida di una Fiat Tipo, arriva a forte velocità, esce dalla carreggiata, invade l'area della piccola zona di sosta ed è l'impatto. Violento, senza tentativi, neppure estremi, di frenata. Paolino Lucchese, 34 anni, e Claudia, 10 mesi, restano schiacciati tra la Volvo e la Fiat. Morti sul colpo, dirà più tardi la ricognizione medica eseguita sui cadaveri al pronto soccorso dell'ospedale lucchese. Tutto si consuma in pochi secondi, sotto gli occhi disperati, inorriditi e impotenti del resto della famiglia: la mamma della piccola, Lucia Bruno, 32 anni, i suoi genitori, Domenico e Maria Bruno, rispettivamente di 71 e 67 anni, i cugini, Bruno Pasqualone e Pietro Curnà. La Volvo era ferma da pochi minuti. Il lungo viaggio, cominciato a Messina, aveva stremato Claudia. La piccola non riusciva a prendere sonno, la corsa dell'auto l'aveva innervosita. E così il padre la prende tra le braccia, scende, la «culla» passeggiando e quando la piccola chiude gli occhi si appoggia al portellone posteriore della «famigliare». Un po' di riposo per tutti prima di riprendere il viaggio verso Albenga, meta delle fé-, rie. Ma la Fiat di Colao è impazzita: l'impatto è così forte che i vigili del fuoco faticheranno non poco ad estrarre il suo corpo dalle lamiere. Originario di Taranto, militare di carriera, il giovane, che rientrava da un permesso, doveva prendere servizio a bordo della fregata «Scirocco», all'interno dell'arsenale militare di La Spezia. Claudia andava incontro alla prima vacanza italiana della sua breve vita. La piccola, originaria di San Salvador, era infatti stata adottata poco tempo fa. La madre, sotto choc, è stata ricoverata a Lucca e per le leggere ferite riportate nel contraccolpo dell'urto guarirà in quindici giorni. Leggere contusioni hanno riportato gli altri famigliari, che sono stati medicati e subito dimessi. Colao, giunto in coma al reparto rianimazione, ha riportato gravissimi traumi al cranio, al torace, agli arti. [db.]

Persone citate: Bruno Pasqualone, Colao, Lucia Bruno, Maria Bruno, Paolino Lucchese, Pietro Curnà, Salvatore Colao