«Accesi la radio e mi precipitai in piazza»

«Accesi la radio e mi precipitai in piazza» •LI AMARCORD «Accesi la radio e mi precipitai in piazza» // colpo di Stato nel ricordo di esponenti politici e della cultura A qup' ro protagonisti della vita politica e culturale abbiamo posto le stesse domande: dov'era il giorno del golpe? Com'è cambiata la sua vita? Vitalij Ignatenko (direttore della Itar-Tass, ex portavoce di Gorbaciov) 1) Il Presidente era in vacanza, io pure. Quella mattina mi svegliò la telefonata di un amico. Mi disse: «Accendi la radio». Lo stesso giorno presi l'aereo per Mosca. ' 2) Sì, la mia vita è cambiata. Ho cambiato lavoro. Ma la cosa più importante è che adesso viviamo tutti in un altro Paese. Evghenij Evtuscenko kfftf iut tomento 1) Ero a Mg- ±. Evtuscenko sca. Mi telefonò mia sorella. Raccontò ih fretta cos'era successo. Accesi la tv, sentii il comunicato dei golpisti e mi precipitai alla «Casa Bianca». 2) Quella sul golpe è stata una grande vittoria. Il passato tentava di tornare su di noi a bordo di un carro armato, e l'abbiamo impedito. Ma, come spesso succede dopo una vittoria, le speranze si rivelano troppo grandi rispetto ai risultati. Il presente non è all'altezza di quelle speranze. L'errore più grande del nuovo governo è stato di aver trascurato la difesa del popolo. E, in campo culturale, di aver lasciato orfana l'arte. Sì, certo, l'arte non è più sotto il controllo dello Stato, ma lo Stato è di¬ ventato indifferente. Oggi sui nostri schermi vediamo solo film americani di terz'ordine. Egor Ligaciov (ex membro del Politbjuro del pcus) 1) Ero in cura in un sanatorio vicino a Mosca. Stavo male. Ho saputo del golpe dalla tv. In questa faccenda c'erano molte cose incomprensibili. Oggi il Paese è alla ricerca di una via d'uscita da una gravissima crisi economica. Penso che anche quelli della «Matrosskaja tishinà» stessero cercando una via d'uscita. Secondo me, non pensavano a tradire la patria, a prendere il potere. Erano già al potere. Volevano conservare l'Unione Sovietica, come aveva det- Hggg» Medvedev to il popolo col referendum del marzo 1991. Sbagliarono perché scelsero la via anticostituzionale. Non credo che l'attuale governo abbia un largo appoggio popolare. Migliaia hanno difeso la «Casa Bianca», ma milioni hanno taciuto senza condividere. 2) E' passato un anno e non vedo nessun risultato positivo, nessun spiraglio. La vita della gente è peggiorata. Questa non e una riforma, è una controrivoluzione che sta distruggendo tutto. L'unica via d'uscita è riportare il Paese al socialismo. Riformato, ma socialismo. Roy Medvedev (storico, ex dissidente, ex deputato del popolo, ora uno dei leader del partito socialista dei lavoratori). 1) Ero in vacanza fuori Mosca. L'ho saputo dalla radio. Colto di sorpresa? Direi di sì. Non pensavo che avrebbero fatto un errore così grave. 2) Sono tornato all'opposizione. La cosa non mi dispiace, in fondo. Sono stato all'opposizione quasi tutta la mia vita. Ho ripreso a fare lo storico. Quest'anno ho scritto quattro libri. Lavoro molto. E continuo l'attività politica come uno dei membri della direzione del partito socialista. Questo governo non mi piace. Stanno facendo un sacco di errori, perdono consenso. Ma non credo che ci sarà un secondo golpe, anche se la situazione è destinata a peggiorare nei prossimi mesi. Per questa strada si va solo a uno scontro sociale molto grave. Una stabilizzazione politica non verrà presto, di questo sono certo. Prevedere più in là è impossibile. tomento ± Evtuscenko Hggg» Medvedev

Persone citate: Egor Ligaciov, Evtuscenko, Gorbaciov, Medvedev, Roy Medvedev, Vitalij Ignatenko

Luoghi citati: Mosca, Unione Sovietica