«Mancino doveva tacere su Gelli»
«Mancino doveva tacere su Gelli» di Arezzo indaga da marzo. Per il Viminale «sarà il caso di far presto e bene» «Mancino doveva tacere su Gelli» Scorerò giudice-ministro sui capitali del «venerabile» ROMA. «Grandi movimenti di denaro che aprono le possibilità di compiere grandi acquisti e grandi operazioni»: è questo l'ambito dell'indagine preliminare su Licio Golii avviata dalla magistratura di Arezzo. Lo ha confermato ieri il sostituto procuratore Elio Amato, che non ha risparmiato una dura frecciata polemica nei confronti delle rivelazioni del ministro dell'Interno Nicola Mancino che, parlando in Sicilia il giorno di Ferragosto, aveva svelato l'esistenza dell'inchiesta. «Stiamo facendo indagini delicate e segrete - ha detto il giudice Amato -. E' inutile tirarle fuori perché ora ci sarà chi starà in campana. E' inutile che noi stiamo qui a fare il nostro lavoro per mesi se poi arriva una voce incontrollata. Sarebbe stato meno difficile per noi se chi ha delle responsabilità fosse stato zitto. Le dichiarazioni del ministro le conosco solo per sentito dire, qualcuno mi ha riferito di esortazioni al magistrato aretino perché faccia il suo dovere. Io avrei potuto raccomandare soltanto che queste esortazioni non ci fossero state. Il magistrato stava facendo il proprio dovere e ritengo che sarebbe stato meglio non fare tanta pubblicità». Immediata la replica del Viminale: «Nessuno deve intralciare - dice un comunicato firmato dal ministro Mancino - ma nessuno, neppure il giudice Amato che si sta interessando della vicenda dal lontano mese di marzo, può pretendere terreni di caccia riservata, quando la questione tocca interessi generali che vanno oltre la persona di Gelli. E' necessario che l'inchiesta prosegua in maniera rapida». Comunque è ufficiale: l'indagine è partita dai movimenti bancari dell'ex «venerabile», ma non si ferma lì: «Non si tratta né di un'indagine fiscale né patrimoniale, dovete uscire dalla logica dei reati finanziari», ha commentato il giudice Amato. F. GrigneW e F. Mattatoi A PAGINA 7
Persone citate: Elio Amato, Gelli, Licio Golii, Mancino, Nicola Mancino
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