Notte di coltelli in discoteca
Notte di coltelli in discoteca Riccione, scontro per una ragazza tra romani e milanesi, due feriti gravi Notte di coltelli in discoteca E sul lungomare banda di skin attacca giovani bresciani Ferragosto violento, nonostante l'assedio della polizia RIMIMI DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Ferragosto di coltelli in Riviera. Sàngue a Riccione: in discoteca e anche su piazzale Togliatti, sfogo a mare del «mitico» viale Ceccarini, teatro della passeggiata serale per le famiglie in villeggiatura. Risse violente, per futili motivi. Con un bilancio pesante: otto ragazzi, tutti di un'età attorno ai vent'anni, feriti, due di loro versano in gravi condizioni. La Riviera ha «blindato» la spiaggia (oltre 250 uomini in assetto antisommossa per evitare la tradizionale guerra dei gavettoni in spiaggia), ma non è riuscita a controllare completamente la notte, territorio ormai conquistato dai giovani signori della violenza. La metropoli delle vacanze paga anche quest'anno, in una stagione più tranquilla di quella passata, un tributo alla frenesia della vacanza. E soprattutto paga pegno per un Ferragosto pieno zeppo di giovani, veri padroni delle spiagge e soprattutto delle discoteche. Il fatto più grave è accaduto l'altra notte allo «Snoopy» di Riccione, ma poteva accadere nel parcheggio, per strada, sulla spiaggia, in un altro locale, fuori da un bar. Si sono fronteggiati due gruppi di giovani, romani da una parte, milanesi dall'altra. In mezzo una ragazza, come spesso accade. Dagli insulti alle minacce, dall'invocazione «vieni fuori che ti faccio vedere» alle coltellate: il passo è breve. In manette a disposizione del magistrato sono finiti due giovani romani: Raniero Lanciani, 21 anni, di Frascati e Federico Casadei, 19 anni, di Rocca di Papa. Sono accusati di aver colpito ripetutamente con un coltello a scatto, con tanto di lama lunga 8 centimetri, i loro «avversari» del momento, tre giovani di Lodi. Due sono ricoverati all'ospedale di Riccione in gravi condizioni: si tratta di Marco Maraschi, 19 anni (ieri sera le condizioni sono migliorate) e di Andrea C, di 17 anni. Mentre il loro amico, Cristian C, anch'esso di 17 anni, è già stato dimesso: guarirà in una decina di giorni. La ricostruzione della rissa è ancora al vaglio della polizia, ma sembra molto probabile che, dopo aver deciso di anda re a regolare i loro conti fuori dal locale, con tanto di insulti del tipo «sporco terrone», «milanese di m...», i romani abbiamo invece aggredito di sorpresa i loro tre avversari. Ridu cendone due in gravi condizio ni a colpi di coltello. I butta fuori del locale sono subito intervenuti, ma il fattaccio era già accaduto. I due romani sono stati però bloccati e chiusi in uno stanzi no fino all'arrivo delle forze dell'ordine. Tutti e cinque giovani sono sotto inchiesta per rissa aggravata, mentre i due laziali dovranno sicuramente rispondere di reati più gravi. Li definirà il magistrato dopo l'interrogatorio previsto in tribunale per stamattina. La notte dopo, quella di Ferragosto, sono stati gli «skin» i protagonisti in negativo. La Riviera li aspettava per l'8 agosto, primo anniversario della morte di uno di loro, Luca Scio, ammazzato a colpi di coltello in una rissa con dei napoletani. Sono arrivati invece qualche giorno dopo e non hanno mancato di lasciare il segno. Due giovani di Brescia, Giovanni Capoferri e Lorenzo Rossi, ambedue ventenni, sono stati aggrediti a piazzale Togliatti: «Stavamo assistendo allo spettacolo dei fuochi d'artificio quando siamo stati affrontati - hanno raccontato da cinque o sei "teste rasate". Erano armati di coltello, uno gridava con voce da pazzo: "Adesso ti ammazzo, ti ammazzo..."». I due bresciani se la sono ca¬ vata con ferite guaribili in una trentina di giorni. Sono ancora ricoverati all'ospedale di Riccione. Dove, sempre nella notte tra sabato e domenica, sono giunti anche tre ragazzi di Prato: anche loro hanno dichiarato di essere stati feriti a colpi di coltello da una banda di skinhead. : ' ■ Di fronte a questi fatti passa in secondo piano il bilancio positivo delle forze dell'ordine per frenare la battaglia dei gavettoni in spiaggia e sul lungomare. Lo spiegamento di forze: 250 uomini, auto ed elicotteri, ha dato risultati. Solo 65 interventi con 200 persone identificate. Pochissimi fermati. Ma la Riviera continua a tremare. Il popolo della notte è ormai padrone e despota del lungomare e gli episodi di violenza si susseguono, gli albergatori, intristiti dal cattivo esito dell'annata turistica, hanno ora un ulteriore motivo di preoccupazione che dequalifica il prodotto da loro offerto. Luigi Luminati Dopo la discoteca, nelle notti di Rimini si accende spesso la violenza
Persone citate: Andrea C, Cristian C, Federico Casadei, Giovanni Capoferri, Lorenzo Rossi, Luca Scio, Maraschi, Raniero Lanciani
Luoghi citati: Brescia, Frascati, Riccione, Rimini, Rocca Di Papa
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