Scifo comanda e il Toro va alla carica

Scifo comanda e il Toro va alla carica a Brescia, nel primo confronto con una squadra di serie a, i granata ritrovano la grinta Scifo comanda e il Toro va alla carica Due reti del belga, poi Bruno, Silenzi e Casagrande BRESCIA DAL NOSTRO INVIATO Alla vigilia di Ferragosto, dopo una trentina di giorni di preparazione nelle gambe e di amichevoli all'acqua di rose, Torino e Brescia anticipano di un mese, coinvolgendo circa 5 mila tifosi, la sfida che li vedrà opposti alla seconda giornata di campionato in campo neutro per la squalifica del campo lombardo. Il ritmo non è eccezionale e favorisce le giocate sopraffine dei due numeri dieci, Scifo e Hagi. Il belga, soprattutto, abbandona l'anonimato delle ultime prestazioni e riesce a rendersi più pericoloso nei venti-trenta metri decisivi, quelli che contano per fare la differenza: due gol, uno su rigore, dei 5 a 0 con i quali il Toro si aggiudica la partita. Nella circostanza, Mondonico ripropone le due punte titolari, Aguilera e Casagrande, affidando il resto del centrocampo ai cursori di fascia Sordo e Sergio e agli incontristi Fortunato e Venturin. Il centravanti bresciano Saurini e l'ala Raducioiu sono rispettivamente marcati da Aloisi (manca ancora Armoni) e Bruno mentre Fusi opera da libero. C'è in Scifo, lo si nota immediatamente, uno spirito più battagliero. Difende, contrasta e riparte, riuscendo anche a buttarsi negli spazi vuoti dove, spesso, lo cerca con lanci lunghi Fortunato, praticamente il vero regi- sta di questo Torino, l'uomo che detta u ritmo sulla trequarti, così come Aguilera fa più avanti. In mezzo ai due si muove Scifo, attento ad approfittare degli errori della retroguardia bresciana sulla destra. Dopo 12', da un'iniziativa di Sergio, ecco partire come un lampo Aguilera che trova smarcato in mezzo all'area Bruno, sì proprio lui. Colpito dall'espulsione di Massa, rimproverato a dovere dall'allenatore, multato dalla società, Bruno si ricorda di poter essere anche un buon giocatore, oltre al cattivo protagonista (comparsa come l'ha definito Mondonico) di episodi da spaghetti-western. Il numero due granata scarta con una fìnta un avversario quasi incredulo di fronte a tanta finezza, e serve a Scifo il pallone da depositare in rete. Non basta questo gol troppo facile per «incantare» compagni e rivali. E allora Scifo dà il là (18'), con un tocco profondo per Sordo, all'azione del secondo gol granata. Il capellone con la maglia di Lentini addosso s'invola verso l'area stringendo al centro e allarga all'improvviso per Sergio che crossa verso il secondo palo mandando fuori tempo Vettore, preferito inizialmente a Landucci, entrato al 46'. Il pallone forse andrebbe ugualmente in rete, ma Bruno vuole riscattarsi e lo fa siglando il raddoppio, importante per stabilire il divario dei valori in campo e per ribaltare l'effetto della sconfìtta di Massa con la Lucchese, espulsione compresa. Il Brescia, privo di Sabau, che ha un piede in disordine, vive solo sugli spunti di Hagi: due conclusioni del romeno dalla distanza chiamano a non facili respinte Marchegiani, non immune da colpe l'altra sera. Nella ripresa ecco il valzer delle sostituzioni. Mondonico lascia a riposo Sergio, Sordo e Aguilera, e manda dentro Mussi, Cois e Silenzi. Poi un infortunio costringe all'abbandono Fortunato, tocca a Sinigaglia (48'). Il Torino concede l'iniziativa al Brescia, che sfiora il gol con Saurini (63') ma sembra più votato alla ricerca di schemi ancora da perfezionare e non ha nè gambe, nè idee per alzare il ritmo della partita. La squadra di Mondonico, tra l'altro, non tralascia neppure l'aspetto agonistico della contesa, a costo di costringere l'arbitro Beschin ad ammonire Mussi e Venturin. Comunque, su un ribaltamento di fronte (69'), Scifo ottiene un rigore per fallo del mediano De Paola e lo trasforma con freddezza. Quindi (74'), anche Silenzi ha la soddisfazione del gol dopo una azione partita da Cois e perfezionata da Casagrande. Il brasiliano porta a cinque i gol granata al 78'. Franco Battolato Scifo, in serata di vena, ha segnato due dei cinque gol del Torino al Brescia

Luoghi citati: Brescia, Lentini, Torino