Trap: ho visto troppi svarioni in difesa di B. B.

Trap: ho visto troppi svarioni in difesa Trap: ho visto troppi svarioni in difesa «Starno stati noi a favorire i due gol giapponesi» Lunedì a Tokyo fuori Kohler: farà posto a Platt KOBE DAL NOSTRO INVIATO «Luci ed ombre», ammette Giovanni Trapattoni dopo il pareggio strappato dalla Juventus in zona-Cesarini con il Giappone. L'allenatore critica ma assolve i bianconeri: «Ci sono stati dei preziosismi di troppo e un paio di svarioni nelle azioni dei due gol giapponesi. Quattro gare in otto giorni, la trasvolata intercontinentale, il sonno arretrato, hanno tolto la lucidità necessaria sotto porta. E' vero, l'arbitro ci ha dato un rigore che non c'era ma ce ne ha negati due». Per consentire alla squadra di recuperare le forze, Trapattoni oggi rinuncerà alla gita a Kioto: domani la Juventus si trasferirà a Tokyo viaggiando su un treno che corre a oltre 300 chilometri all'ora. Lunedì nel secondo match con il Giappone, rientrerà Platt a tempo pieno con Vialli e Casiraghi punte. Trapattoni deve decidere se rinunciare a un difensore (Kohler?) per far posto a Moeller. Probabilmente verrà impiegato anche De Marchi. La Juve, scesa in campo senza la scritta Danone sulle maglie perché gli organizzatori della tournée gliel'avevano vietato al momento di firmare il contratto per due milioni di dollari, è stata applaudita da una folla strabocchevole, con spettatori assiepati sulla collina che sovrasta l'Universiade Stadium. Roberto Baggio, popolarissimo da queste parti, specie nel primo tempo ha ripagato tanto affetto con brillanti giocate ed anche nella ripresa ha avuto sprazzi di classe, trasformando il rigore. Anche Luca Vialli era molto atteso ma l'ex sampdoriano ha giocato al di sotto delle proprie possibilità. Trapattoni lo giustifica: «Non dimentichiamo che Vialli s'era bloccato per un malanno muscolare a Macolin e che questa era la seconda partita a tempo pieno: è normale che stia faticando ma non tarderà molto a trovare la condizione». Tra i pesi massimi c'è anche Kohler che, dopo un avvio di stagione folgorante, ora sta faticando. Ieri l'avversario diretto, Takagi, l'ha impegnato parecchio: «Sapeva che avrebbe sofferto perché aveva già affrontato questo centravanti fisicamente dotato, ma Kohler non è un problema», spiega ancora Trap. Il tecnico ha visto Conte disputare una grossa prova: «Ha svolto un lavoro oscuro e prezioso, specie quando la squadra si è allungata. Avevamo quattro attaccanti e dovevamo mantenere gli equilibri. Di Canio, pur facendo cose egregie, non sempre è statp,^taJt^§m^^i<Ìisciplinato. E MoeÙer se mosso meglio nella ripresa»,., SMAUAYl Tra le note positive la prestazione di Dino Baggio che al 93' ha effettuato il cross per Moeller: «Mi sono trovato a mio agio sia come mediano sia come terzino. Solo negli ultimi 15' ero in crisi ma ho trvoato la forza per andare sul fondo e centrare il pallone del 2-2 per Andy». Il tedesco ha segnato la sesta rete in tre partite (senza contare quella di Villar Perosa arbitrata da Trapattoni), la prima di testa. «Non è la mia specialità ma me la cavo bene anche se è con il piede destro che vado a bersaglio con più facilità: purtroppo ho fallito una buona occasione», sorride Moeller. Fare la seconda punta gli piace anche se nell'Eintracht Francoforte agiva a centrocampo. Pur di trovare un posto stabile sarebbe disposto a giocare anche in porta. [b. b.]

Luoghi citati: Francoforte, Giappone, Tokyo, Villar Perosa