Dopo il delitto, fucilate ai camper italiani

Dopo il delitto, fucilate ai camper italiani In Corsica cresce l'ostilità contro i turisti stranieri, a farne le spese una famiglia vicentina Dopo il delitto, fucilate ai camper italiani Ha 16anni il killer del ragazzo milanese: m'insultava, ho sparato VIOLENZA SULLE VACANZE MILANO DALLA REDAZIONE Cresce in Corsica la tensione contro i turisti stranieri, e contro gli italiani. Dopo il delitto che è costato la vita a Raffaele Condemi, 24 anni, il cui assassino è stato arrestato ed ha confessato, a fare le spese della violenza crescente è stata una famiglia di Vicenza, i cui camper, ospiti di un campeggio di Ajaccio, sono stati raggiunti da scariche di fucili di grosso calibro, del tipo usato per la caccia al cinghiale. L'assassino di Condemi, che con altri 3 amici era in vacanza a Bonifacio, ha 16 anni; non aveva mai visto prima la sua vittima, ha ammesso di avere sparato soltanto per rispondere ai suoi insulti: dalla prima ricostruzione pare che effettivamente non vi sia altro movente, e questo conferma che il gesto è maturato in un'atmosfera di dilagante insofferenza verso gli stranieri. Il ragazzo, del quale non vengono fornite le generalità essendo minore, è stato fermato la sera di mercoledì scorso, praticamente a 24 ore dal delitto. E' crollato dopo un paio di interrogatori, scoppiando in singhiozzi come se soltanto in quel momento si fosse reso conto di cos'aveva fatto. Avrebbe anche detto di avere sparato «dopo avere visto un coltello», ma su questo particolare ci sono molti dubbi, sembra più che altro un ingenuo tentativo di difesa: ammesso che Condemi ne avesse uno, a serramanico come qualsiasi campeggiatore, di sicuro non ha fatto in tempo ad estrarlo. Stava seduto a un caffè affacciato sul porto, insieme agli amici Andrea Arzuffi, Francesco Bove e Ramon Gilberti, anch'essi milanesi in vacanza, quando il motorino guidato da due giovani corsi ha urtato il tavolo. Più di un improvviso sbandamento do¬ vuto alla fiumana di persone che a quell'ora prendevano il fresco, sembra probabile una spavalderia, una bravata per impaurire i turisti stranieri. I 4 reagiscono con insulti, i due ragazzi scendono dal motorino, uno estrae una rivoltella, spara. Condemi muore quasi subito, Arzuffi viene ricoverato nell'ospedale di Portovecchio, operato e dichiarato fuori pericolo. Rientrerà a Milano fra qualche giorno. La salma di Raffaele, sottoposta ad autopsia avantieri, tornerà invece a Milano oggi o al massimo domani. I familiari di Raffaele e Andrea erano anch'essi fuori Milano per le ferie; sono stati avvertiti dai 2 amici ch'erano con loro e che adesso si sono spartiti i compiti: uno assisterà i genitori di Raffaele rientrando con loro, l'altro terrà compagnia a Andrea e ai suoi. Il delitto, per la sua ferocia e la futilità del movente, ha provocato una profonda impressio- ne nell'isola, dove le autorità e la stampa sottolineano la crescente diffusione delle armi e il sempre più facile ricorso alla violenza. Altri italiani risultano presi di mira. La famiglia Fulladore, composta di 13 persone tutte residenti a Vicenza trarne una che abita a Vercelli, ieri è rientrata precipitosamente dopo un tentativo di aggressione. Appena sbarcati a La Spezia hanno denunciato che, la notte precedente, 3 uomini in calzamaglia nera sono entrati nel campeggio «Sauvage», sono scesi da una Peugeot bianca e si sono avvicinati ai loro 4 camper. Uno, con una bomboletta spray, ha scritto «No camping Sauvage» sul fianco di uno di questi automezzi, mentre i suoi amici sparavano, contro gli altri, con fucili di grosso calibro. Al Consolato d'Italia a Bastia dichiarano che i gesti di insofferenza coinvolgono turisti di ogni nazionalità e non sono diretti specificamente contro gli italiani. Aggiungono che l'ultimo episodio di una certa gravità che coinvolse nostri connazionali risale all'anno scorso, quando ci fu una clamorosa rissa, che si concluse con un accoltellamento. Raffaele Condemi

Luoghi citati: Corsica, Italia, La Spezia, Milano, Vercelli, Vicenza